La mobilità sostenibile usa i motori elettrici

Di ritorno dalla partecipazione al convegno di Roma sulla «mobilità sostenibile», ovvero, come muoversi inquinando meno, ho riflettuto a lungo sui ritardi con cui il nostro paese, ma diciamo pure l’Europa, si confronta con questo tema che ogni giorno che passa diventa sempre più preoccupante e drammatico.
Ciò che non è riuscito a fare lo spauracchio ecologico e salutistico, lo farà senz’altro, il sempre più elevato, costo del «pieno» che si appresta a superare in valore litro... pregiati vini dell’Oltre Po Pavese. Le ragioni di questo rialzo le conosciamo: due seguono la relazione tra domanda e offerta, la terza segue una logica puramente speculativa.
La certezza che ci rende inquieti è che nell’immediato futuro avremo a disposizione sempre meno benzina a un prezzo sempre più elevato: nel momento in cui il dollaro inizierà ad apprezzarsi nei confronti dell euro, alla fine delle elezioni americane, bé... allora molte nostre certezze, abitudini e stili di vita dovranno essere velocemente corretti e rivisti in funzione di questa variabile, poiché è certo che il prezzo alla «pompa» aumenterà conseguentemente. Il nostro mondo vive di petrolio, tutto ciò che ci circonda funziona grazie a questo, elettricità, riscaldamento, mobilità, trasporti,... la sopravvivenza della nostra economia dipende da questo liquido nero, infiammabile e maleodorante nonché dalle politiche commerciali che i paesi produttori metteranno in atto nei prossimi mesi. Siamo sotto scacco e non si intravvedono vie di uscita. Negli Stati Uniti si corre già ai ripari inserendo la riduzione di giorni lavorativi settimanali, a parità di ore lavorate, mentre le industrie automobilistiche programmano veicoli con cilindrate più contenute. In Europa ritorna in auge l’impiego delle targhe alterne.
In Cina sembra che tutti gli sforzi siano tesi a ridurre la dipendenza dal petrolio già entro i prossimi anni: otto nuove centrali nucleari sono già state programmate e sono in fase avanzata di costruzione, grandi dighe sono state realizzate per trasformare la forza dell’acqua in energia elettrica, i cinesi puntano molto anche su eolico e solare. Anche sul piano della «mobilità sostenibile» abbiamo qualcosa da impare dal popolo cinese. L’impiego del veicolo elettrico in Cina è molto diffuso, ci sono intere città, come Huanijian, Jiangimen, Jinan... e moltissime altre ove il 90% degli scooter in circolazione sono elettrici, alimentati a batteria e l’eccezione, al contrario, è proprio il motore a scoppio. Nel Guadong esistono decine di grandi aziende che producono solo ed esclusivamente: auto, scooter, autobus, e.... biciclette che si muovono con motori elettrici. Ogni anno al motor show di Pechino si rinnovano proposte di automobili che grazie all’impiego delle batterie di nuova generazione percorrono 100 o 300 chilometri a velocità da 50 a 150 kmh. con un «pieno», del valore di un solo euro.
Eppure esiste una tecnologia immediatamente disponibile che davvero potrebbe risolvere i problemi legati all inquinamento da gas di scarico e da rumore delle nostre città, consentendoci inoltre di risparmiare ben il 90% sui prezzi dei carburanti.

Il motore elettrico è la vera via di fuga da questa dipendenza. Distogliere l attenzione dai motori endotermici per concentrarci verso questa nuova tecnologia sarà la nostra unica salvezza.
*presidente Dreamcars srl
www.ecomission.it

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