da Milano
«Ancora una volta, le imprese si dimostrano il maggior fattore di modernizzazione di un Paese complicato come lItalia». Matteo Marzotto, 40 anni, è presidente di Valentino, consigliere delegato della Camera della moda e azionista del veicolo che sta lanciando lOpa su Marzotto.
Questi dati la stupiscono, oppure Banca dItalia ha fotografato un fenomeno che lei già conosceva empiricamente?
«Non mi sorprendono affatto. È in corso un cambiamento generazionale nelle aziende che chiunque può osservare a occhio nudo. Certo, dispiace che tutto ciò non trovi riscontro nelle istituzioni pubbliche e nella vita politica».
In media, il 68,3% del capitale è in capo al primo azionista. Questa concentrazione non rischia di fermare il passaggio a una struttura proprietaria meno vincolata al family business?
«Lavvicendamento manageriale è importante. Anche la questione del modello di proprietà, però, lo è. Il capitalismo familiare non è in alcun modo ostativo allo sviluppo di unazienda. Ma in alcuni casi nuove fasi di crescita possono prendere il via con la diluizione delle quote proprietarie, per esempio con lingresso di investitori istituzionali».
È stupito che a evidenziare questo particolare passaggio sia la Banca dItalia, mai tenera verso il mondo che produce?
«Ora il governatore è un uomo del mercato come Mario Draghi. E non è un caso che, con spirito analitico e con unattenzione al reale, tipico della cultura anglosassone in cui si è formato, lui e la sua squadra abbiano colto la metamorfosi in atto».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.