Moggi va in tivvù e attacca l’Inter Beccalossi lo salva dagli ultrà

Un centinaio di tifosi nerazzurri si era dato appuntamento: «Per fargliela pagare. Torneremo lunedì prossimo, insieme con i milanisti e gli juventini»

Gian Piero Scevola

Il bello di questa brutta storia è che un interista doc, Evaristo Beccalossi abbia salvato un bianconero doc (se così si può ancora definirlo dopo quello che è costato alla Juve), Luciano Moggi dalla furia degli ultrà nerazzurri. Lunedì sera a Castellanza, davanti agli studi di Antenna 3, in concomitanza col programma «Lunedì di rigore», condotto da Fabio Ravezzani, che vedeva come ospite d’onore proprio Big Luciano, si erano dati appuntamento un centinaio di Boys, con la chiara intenzione di «farla pagare» all’ex ds juventino per le sue dichiarazioni anti Inter in merito all’assegnazione dell’ultimo scudetto. Con Moggi barricato all’interno degli studi, l’atmosfera si è subito arroventata perchè una trentina di ultrà ha tentato di fare irruzione, pretendendo di assistere alla trasmissione per poter contestare «in diretta» Moggi. Uno spintone di qui, un insulto di là la situazione stava degenerando e per evitare assalti stile Far West con botte da saloon, sono state costrette a intervenire le forze dell’ordine, carabinieri e polizia che hanno respinto gli ultrà creando un cordone protettivo intorno all’emittente.
Tutto qui, direte voi, tanto rumore per quattro insulti a Moggi che, in qualsiasi stadio andasse ne riceveva in quantità industriale? Il fatto è che in questa occasione, il grado di arrabbiatura degli esponenti della Curva Nord era particolarmente elevato. «Se non ci fate entrare oggi, verremo qui la prossima volta in 300 e anche di più», la minaccia lanciata da un capopopolo. E siccome la contestazione è continuata anche durante la trasmissione, ad un certo punto Evaristo Beccalossi ha lasciato Moggi e la bella compagnia per cercare di portare a più miti consigli gli scatenati ultrà.
«Per quasi un’ora ho parlato con loro», afferma il Becca. «Con le buone e con le cattive li ho convinti a non andare oltre, perchè l’intervento di Moggi era a ruota libera e a fare le giuste e cattive domande ci avremmo pensato noi in studio. Ma solo per quella sera. E l’ho anche detto ai ragazzi: io mi dissocio nel caso Moggi dovesse tornare ancora in trasmissione in modo continuativo.

A questo punto non ci andrei io. Gli ultrà si sono convinti e hanno deciso di mollare l’assedio. Però mi hanno detto che sono pronti a tornare in massa insieme con quelli della Juve e del Milan se Moggi dovesse ripresentarsi il prossimo lunedì».

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