«Vinco con la testa più che con le gambe»: la confessione di Giorgio Rocca è il complimento più bello per il professor Giuseppe Vercelli, lo psicologo che lo segue dal 2002. «Lobiettivo è quello di far corrispondere il potenziale di un atleta con la realtà, riportare in gara tutto quello che si fa negli allenamenti», spiega Vercelli. «Ed in questo cè lipnosi, anzi lautoipnosi. È Rocca che la fa scattare, che la attiva mettendosi alla partenza in condizioni ideali, stringendo per cinque secondi i bastoncini. È il segnale di attivazione psicofisica, è come un interruttore».
Daccordo lo psigoloco, ma parte importante lha anche la compagna Tania. «Giorgio è molto innamorato, ma dello sci.
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