Molassana Case e shopping dove c’era la Boero

Un altro passo è compiuto dietro il cancello dell'ex stabilimento Boero. E il presidente della Regione, Claudio Burlando soddisfatto saluta con entusiasmo l'avvio di fine bonifica del dismesso colorificio di Molassana. Ieri pomeriggio, il governatore ha annunciato: «I lavori di bonifica iniziati a maggio si concluderanno ufficialmente a novembre. La Regione può considerare il lavoro ambientale chiuso dalla prossima settimana. Abbiamo dato tutte le indicazioni su come bonificare questa fabbrica nata nel ’59. E lo abbiamo fatto prescrivendole con attenzione. Qui finisce il nostro lavoro - ha aggiunto - e inizia quello del Comune che prenderà accordi con la proprietà Boero per l'operazione di conversione dell'area». L'ultima palazzina dovrebbe essere abbattuta proprio questa mattina. Salgono così a sette gli edifici caduti sotto i colpi delle ruspe, che equivalgono poi a oltre 20mila metri quadrati di pavimenti calpestabili. «Si parla tanto di bonifica, ma in realtà questa è soltanto un pezzettino del lavoro avviato da tempo che attiene alle cisterne - ha precisato Claudio Stringara, direttore generale operativo della Boero - . Abbiamo iniziato con la demolizione degli stabili a cui segue appunto la bonifica, monitorata da l'Arpal attraverso un piano di intervento che stiamo eseguendo».
Un percorso quello della Boero che ha inizio quando il gruppo decide di trasferire i propri impianti produttivi a Rivalta Scrivia, e sigla l'accordo con le amministrazioni locali di mantenere la direzione e il commerciale a Genova. Dopo anni di attesa la riqualificazione - per altro il progetto non può dirsi definitivamente approvato, il primo sì è arrivato in Comune lo scorso 16 giugno -, sembra aver compiuto qualche passo avanti attraverso il Progetto urbanistico operativo (Puo) che ha elaborato la realizzazione di un centro residenziale e commerciale, con annessa area verde. Al posto dell'ex stabilimento dovrebbero trovare spazio 160 case, un centro commerciale nel quale trasferire negozi già esistenti nel quartiere, un parco urbano di 10mila metri quadrati, spazi di aggregazione fra cui un auditorium, una biblioteca e nuovi parcheggi. La trasformazione dell'area Boero dovrebbe coinvolgere anche alcune vie limitrofi attraverso la creazione di un'isola pedonale e annessa risistemazione della viabilità. Manca comunque all'appello la riqualificazione del cinema Nazionale.

«Contiamo di poter avviare entro ottobre la procedura di vendita dell'area al nuovo acquirente che dovrà appunto prendere atto del progetto comunale - ha chiarito Riccardo Parigi, consulente della Boero -. Non si tratta di una gara pubblica, ma di una procedura di vendita che speriamo di concludere entro il 2010».

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