Molfetta si prepara ai funerali Il Pm: «Non è stata una fatalità»

da Molfetta (Bari)

Non è stata una «fatalità» la morte dei cinque lavoratori impegnati a lavare un’autocisterna a Molfetta, ma è stata una tragedia probabilmente dovuta a un «caso nuovo» che gli operai non conoscevano.
È questa l’ipotesi tracciata dal procuratore capo di Trani, Nicola Barbera, a margine di un’audizione della Commissione d’inchiesta del Senato sugli infortuni sul lavoro. «Io non parlerei di fatalità. Quantomeno c’è stata una scarsa attenzione a quelli che potevano essere i pericoli. Forse non erano conosciuti da chi li affrontava. Ci si può essere trovati di fronte a un caso nuovo di cui non erano a conoscenza. Nessuno vuole morire», ha aggiunto Barbera. «Allo stato dovrei dire che il primo che poteva essere individuato come responsabile è deceduto, cioè il datore di lavoro. Per gli altri vedremo», ha risposto ancora il procuratore a chi gli chiedeva se l’inchiesta per omicidio colposo plurimo è contro ignoti.
Sulle misure di sicurezza messe in atto o meno dalla Truck Center, la società specializzata in lavaggi di cisterne coinvolta nel tragico incidente lunedì scorso, Barbera ha detto che «si sta accertando se c’erano o no, fino a che punto c’erano e se erano idonee per esercitare quella attività. Alcuni reperti li abbiamo già sequestrati, vedremo se erano sufficienti o no».
Intanto a Molfetta, dove è stato dichiarato il lutto cittadino, la città è ancora sgomenta per la strage che ha coinvolto i quattro operai (tra cui un giovane di nemmeno 20 anni) e il datore di lavoro. I funerali si svolgeranno oggi alle 16 e pare che anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sarà presente.
Da ieri mattina sono in corso le autopsie sui corpi dei cinque lavoratori. Ma ci vorranno una ventina di giorni per i risultati certi. Gli esami necroscopici si stanno effettuando nell’obitorio del cimitero di Molfetta. «Direi che siamo ancora in anticamera, non siamo entrati nel cuore del problema, sia sulla dinamica sia sulle cause. Se non abbiamo gli esiti delle autopsie e delle perizie chimiche non possiamo assolutamente avere un quadro chiaro». Nel pomeriggio di oggi la delegazione della Commissione parlamentare presieduta da Oreste Tofani (An) si recherà presso la sede della Truck Center a Molfetta per un sopralluogo.
«Abbiamo bisogno di qualche giorno per capire quali sostanze hanno provocato la morte» ha affermato Giancarlo Divella uno dei tre medici legali incaricati dalla Procura di Trani delle perizie necroscopiche. «L’autopsia da sola non dà risposte - ha dichiarato il tossicologo forense Gagliano Candela - abbiamo un’idea, ma dobbiamo comparare gli esami di laboratorio, gli elementi raccolti, con quelli istologici».


Solidarietà umana ma anche materiale per le vittime. La Giunta Regionale della Puglia ha deciso di destinare la somma di 80mila euro quale contributo straordinario pari a 20mila euro in favore di ciascuna famiglia dei lavoratori dipendenti della ditta.

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