Molinari "superstar" sbanca il Kenya Open a Nairobi
22 Marzo 2007 - 17:18Più forte della sfortuna: nonostante abbia perso quattro colpi in tre buche all'ultimo round, Edoardo trova la forza di reagire e si impone per una sola lunghezza, aggiudicandosi il Tusker Kenya Open a Nairobi. Dal Challenge è uscita gente come Bjorn, Stenson, Campbell e Costantino Rocca
Onore d’apertura al
Challenge Tour, il circuito
europeo non «di seconda»
come qualcuno può pensare
bensì quello che ha la missione,
come recita lo stesso
slogan del tour, di scoprire
«le star del futuro». Dal
Challenge è uscita gente come
Thomas Bjorn, come
Henrik Stenson e Michael
Campbell oltre al nostro
grande Costantino Rocca.
Con queste premesse come
non salutare con entusiasmo
la vittoria in Kenya nel
Tusker Kenya Open di Edoardo
Molinari che, dopo tre
ottimi giri iniziali, è andato
all’assalto del titolo nell’ultimo
round con tre colpi di
vantaggio sui suoi più diretti
inseguitori. Un Edoardo
Molinari che settimana dopo
settimana sta dando dimostrazione
del suo valore
golfistico e del suo «carattere
» in campo. Basti dire che
proprio nelle ultime 18 buche,
dopo una partenza forse
troppo pressante per il
neoprofessionista che gli ha
visto perdere quattro colpi
in tre buche, ha avuto appunto
il «carattere» di riportare
nelle seconde nove buche
il suo punteggio di giornata
a livello del par e di tagliare
il traguardo con un
colpo di vantaggio nei confronti
del sudafricano James
Kamte.
Molinari ha dimostrato
ancora una volta tutta la
sua grinta, quella stessa
che lo portò a vincere, nel
2005, il titolo di campione
dilettanti negli Stati Uniti,
massimo alloro nel settore
amatoriale. La vittoria ha
fruttato al giocatore torinese
oltre 25mila euro di prima
moneta, ma quel che
più conta è questa sua seconda
vittoria - dopo quella
nell’Open di Colombia - nelle
sue prime uscite stagionali
e che lo proietta al comando
nell’ordine di merito del
Challenge quindi sempre
più vicino alla conquista di
una delle venti «carte» che
a fine stagione porteranno i
migliori del circuito a salire
di grado e poter gareggiare
sul grande tour europeo.
Il tour europeo nel suo girovagare
ha fatto tappa a
Singapore per l’omonimo
Masters giocatosi al Laguna
Golf & Country Club. C’erano
dei bei nomi in tabellone
quali i tre giocatori di Ryder
Cup Clarke, Westwood ed
Howell i quali però, deludendo
il pubblico locale, sono
usciti di scena dopo le prime
36 buche. Malgrado le
loro assenze il Singapore
Masters non ha mancato di
offrire belle emozioni, soprattutto
sulle ultime 18 buche
dove i leader pretendenti
al titolo e ai 140mila euro
del primo premio hanno fatto,
a turno, di tutto per...
non vincere! Si è imposto a
sorpresa il cinese (ormai
stanno arrivando anche loro!)
Lang Wen-chong, che
salvando un bel par alla settantaduesima
buca, costringeva
allo spareggio Steel.
Quest’ultimo terminava nell’enorme
lago sulla sinistra
e doveva alzare bandiera
bianca. Buona prestazione
di Francesco Molinari (14˚).
Negli States, vittoria del
veterano Mark Calcavecchia
- lo ricordate all’Open
d’Italia due anni fa? - che
ha vinto in Florida il Pods
Championship chiudendo
le 72 buche in un colpo in
meno di Heath Slocum (che
ha sbagliato un putt di un
metro e 20 all’ultima buca!)
e John Senden. Grazie ai
950mila dollari vinti il quarantaseienne
di origini italiane
ha superato il muro
dei 20 milioni di dollari vinti
in carriera.