Osteria Auditorium: assaggi e stuzzichini, come da tradizione romana. E zero piatti forti, data la crisi, ma traileroni e clippettine di film Usa, che le majors serviranno subito dopo sullo schermo. Anche la polemica per ora si ferma allantipasto. La apre il sindaco Alemanno: «Nessun ministro ci romperà le scatole», alludendo a Galan, che non allenterebbe i cordoni della borsa. E la chiude subito dopo la governatrice del Lazio Renata Polverini: «Il ministro ha mantenuto gli impegni». E dunque: quale Festival di Roma, dal 27 al 4 novembre? A come assaggio: 20 minuti di Hugo Cabret by Scorsese (dal 16 dicembre, con Ben Kingsley a Jude Law in carne e ossa per il lancio) e 15 minuti di The Twilight Saga: Breaking Dawn (dal 16 novembre), con Nikki Reed e Jackson Rathbone. Sarà levento del 30. B come bambini:la Sezione Alice punta sull«overbooking nelle scuole». Gli scolari verranno portati a vedere Nordzee Texas, con i maschietti 16enni Pim e Gino che si desiderano, o Hasta la vista,con tre handicappati che, sedia a rotelle permettendo, perderanno la verginità. C come crisi: laffrontano Lindustriale (Montaldo) e Il crollo dei giganti (Hanson), il 4 novembre in onda su Sky. E D come donne. The Lady, il film di Luc Besson darà la stura a un corteo di ladies: da Michelle Yeoh, nel ruolo della leader birmana Aung San Suu Kyi, a Penelope Cruz, in duetto con Sergio Castellitto; da Isabelle Huppert (Mon pire cauchemar) a Charlotte Rampling (The eye of the storm, in concorso), da Micaela Ramazzotti, protagonista de Il cuore grande delle ragazze di Pupi Avati a Noomi Rapace (Babycall, in concorso), le signore si sprecano.
E i signori? Richard Gere riceve il Premio MarcAurelio e il regista Michael Mann, lunico vero erede del grande cinema Usa, si racconta.
Molti stuzzichini pochi piatti forti E di «Twilight» ci sono 15 minuti
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