Cronache

Momento Liberale Lanciata la colletta per l’afghano mutilato

Parte da Genova la mobilitazione per fornire un sostegno economico a Lal Mohammed, l’uomo mutilato dai talebani mentre si recava a votare. Le fotografie hanno choccato tutti: all’uomo, un contadino afgano, sono stati mozzati il naso e le orecchie e soltando dopo alcuni giorni a causa della ressa negli ospedali del suo paese, gli è stato prestato soccorso ed è stato medicato. Beppe Damasio, consigliere municipale del Pli e anima di Momento liberale, ha contattato tutti gli amici per fare una colletta a favore dell’uomo e della sua numerosa famiglia. «Mai come in questo tempo bisognerebbe dare naso e orecchie alla democrazia - dice Damasio -, Momento liberale lo vuole fare veramente e chiede aiuto alla redazione genovese de il Giornale per allargare il più possibile il tam tam». Subito è scattata l’adesione del senatore del Pdl Enrico Musso, che si è detto entusiasta di aderire all’iniziativa di Beppe Damasio, convinto si è detto anche l’onorevole Roberto Cassinelli, e il consigliere municipale Massimo Alfieri.

Maurizio Casalegno, capogruppo Udc-Unione di Centro del Municipio Medio levante chiede inoltre di «far pervenire a Lal Mohammed un segno di solidarietà concreta ma anche di grande riconoscenza per l’esempio di amore alla democrazia perché difendendo il suo diritto al libero voto ha ricordato a tutti noi che il voto è un trasferimento della sovranità popolare a propri rappresentanti».

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