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Mondadori, Berlusconi: "Allibito, vado avanti"

Il premier dopo la sentenza di condanna per Mondadori: "E' una enormità giuridica". E avverte: "Il governo terminerà la missione quinquennale". Tutte le anomalie della sentenza emessa dal giudice Mesiano. Le reazioni in Borsa. Ma quell'atto di accusa è soltanto un teorema

Mondadori, Berlusconi: "Allibito, vado avanti"

Roma - Dopo la sentenza di condanna al pagamento di 750 milioni di euro a favore della Cir di De Benedetti, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non usa mezzi termini: "Sono letteralmente allibito: è una sentenza al di là del bene e del male, è certamente una enormità giuridica". Ma il premier non molla e guarda avanti: "Il governo porterà a termine la sua missione quinquennale".

Contro il premier un'enormità giuridica Berlusconi ha detto in una nota di essere "letteralmente allibito" per la sentenza e le cui motivazioni, pubblicate oggi, parlano di "corresponsabilità" del premier. "Sono letteralmente allibito - ha spiegato il premier - è una sentenza al di là del bene e del male, è certamente una enormità giuridica". Infine l'avvertimento: "Sappiano comunque tutti gli oppositori che il governo porterà a termine la sua missione quinquennale e non c’è nulla che potrà farci tradire il mandato che gli italiani ci hanno conferito".

Ghedini: "Sentenza infondata" Niccolò Ghedini, legale del premier, ha definito "incredibile, irreale e non fondata nè sui fatti nè sul diritto" la sentenza sul lodo Mondadori. "Una decisione - la ha definita Ghedini in una nota- assolutamente incredibile, infondata in fatto e in diritto. Un tentativo paradossale di rileggere gli atti del processo penale che avevano visto Silvio Berlusconi completamente estraneo a tale vicenda". "La cifra decisa - ha concluso il legale del Cavaliere - è poi palesemente scollegata a qualsiasi dato reale superando addirittura di gran lunga lo stesso valore della quota Mondadori detenuta dalla Fininvest".

Legale Cir: "Non è una sentenza politica" "Non è una causa politica, ma una normale causa di risarcimento danni tra due aziende, una delle quali, come è stato provato definitivamente nel 2007, ha corrotto un giudice", ha commentato uno dei legali della Cir di Carlo De Benedetti, Elisabetta Rubini, dopo il deposito delle motivazione della sentenza. Una sentenza esecutiva già in primo grado, ma l’avvocato ha spiegato che "prenderemo contatti con la controparte, come sempre avviene in questi casi" e ha detto di non prevedere tempi brevi per l’esecuzione della sentenza per via della complessità della vicenda. La procedura prevede che il vincitore della causa faccia copia autentica della sentenza e, sulla scorta di questa, notifichi un atto di precetto alla controparte. Questa avrà dieci giorni dalla notifica del precetto per il pagamento.

I legali della Fininvest hanno detto che presenteranno subito ricorso in appello con la richiesta di sospensiva dell’esecutività della sentenza, ma l’avvocato Rubini ritiene che per la fissazione dell’udienza in cui si discuterà la sospensiva saranno necessarie "almeno alcune settimane".

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