Roma

Mondello: intervenire subito sulle sacche di emarginazione

Il numero uno dell’ente camerale: «Bisogna prevenire il contagio delle periferie ribelli parigine»

Diritto alla casa, mercato immobiliare e agitazioni sociali: ne ha parlato in occasione della presentazione dalla ricerca «Il mercato immobiliare in Italia e a Roma», realizzato dalla Bir (la Borsa immobiliare di Roma) per l’apertura del Rimi (la Rassegna del mercato immobiliare) il presidente della Camera di Commercio di Roma, Andrea Mondello. «Roma non è di certo Parigi - ha detto - ma gli interventi a sostegno delle fasce più deboli della città sono più che mai necessari, altrimenti il rischio di “contaminazioni” d’Oltralpe diviene ogni giorno più reale».
Secondo Mondello, infatti «anche se la qualità della vita nella Capitale è diversa da quella che ha indotto alla ribellione migliaia di stranieri nelle banlieue parigine, le sue sacche di povertà interna ne fanno un luogo a rischio. Basti pensare ad alcune delle periferie più abbandonate, quelle in cui il tasso di povertà e disagio resta ancora elevato nonostante gli sforzi per una crescita comune ed equilibrata». Tuttavia, ha aggiunto, «a Roma c’è anche molta dedizione da parte di chi opera nelle istituzioni pubbliche e di volontariato per creare dialogo e sostegno nei confronti dei ceti deboli. Ed è in questo solco che si inseriscono gli interventi della Camera di commercio della Capitale». Per questo, «intervenire sulla cultura e sul sostegno alle classi più deboli della società per migliorarne la qualità della vita - ha continuato Mondello - diviene per l’ente del commercio capitolino una delle priorità d’intervento».
«Purtroppo quando si parla di mercato degli immobili - ha concluso Mondello - lo si fa riferendosi alle problematiche del settore e non alle opportunità che esso offre.

Certo, le rivolte parigine hanno caratteristiche diverse rispetto alla situazione romana, ma questo non ci esime da porre le basi per un lavoro attento e pianificato teso al miglioramento della qualità della vita di chi nel terzo millennio e in una grande capitale europea si trova ancora in una situazione di forte emarginazione».

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