Il racconto di unesperienza scolastica come insegnante, ma anche e soprattutto come alunno, adottando il punto di vista degli studenti più deboli, i ragazzi «difficili», gli ultimi della classe: è quanto ha scritto Daniel Pennac, lautore francese che arricchisce la collaborazione con il Teatro dellArchivolto mandando in scena stasera, alle 21, in prima assoluta, «Diario di un somaro» (Sala Mercato, piazza Modena 3; replica domani sempre alle 21). La rappresentazione, liberamente ispirata a «Diario di scuola», si avvale della regia e della drammaturgia di Giorgio Gallione, mentre il protagonista assoluto è Giorgio Scaramuzzino, il quale si cala nei panni di Pennac, evocando e reinventando per il palcoscenico riflessioni, incubi e convinzioni pedagogiche di un ex alunno, poi docente, poi scrittore che non ha mai dimenticato né rimosso i suoi primi inciampi e scontri con la stagione scolastica.
Lesperienza dello scrittore francese, raccontata nel libro e nello spettacolo, è significativa: dopo anni da ultimo della classe, passando da un istituto allaltro, viene infine «salvato» verso la fine del liceo da un insegnante «più testardo degli altri». Il ragazzo difficile, che in prima elementare aveva penato a imparare lalfabeto, pronto a fare scherzi terribili per «vendicarsi» dei professori, deciderà di laurearsi in lettere e di lavorare a scuola, diventando da subito un insegnante appassionato, anomalo e lungimirante, mantenendo il suo incarico presso un liceo parigino per anni anche dopo avere ottenuto il successo letterario, per dedicarsi in seguito ai bambini disadattati. In una scena disseminata di valigie, piene di disegni, di oggetti capaci di evocare in un attimo intere storie (come nellepisodio in cui il protagonista cade in mezzo a una discarica comunale), Scaramuzzino si trasforma prima in un bambino che resta immobile «per non disturbare gli atomi», oppure causa incidenti in casa per riuscire a scrivere temi interessanti, trascorre ore di lezione cercando di diventare trasparente agli occhi dei professori o mettendo in atto scherzi disgustosi. E qualche anno dopo si ritrova in aula da insegnante, alla ricerca della chiave giusta per parlare a tutti i suoi alunni, anche e soprattutto a quelli convinti di non poter mai imparare niente. Con comicità, dolcezza e slanci di ribellione Pennac-Scaramuzzino esplora così, dal di dentro, il mondo della scuola.
Lo spettacolo «Diario di un somaro» nei prossimi mesi sarà in tournée e tornerà a Genova il 28 e 29 marzo 2011. Biglietti (telefono 010. 412135, www.archivolto.it) a 20 e 18 euro, studenti con meno di 26 anni 7,5 euro.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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