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La nuova rotta verso l'Italia: da dove arrivano i migranti

Sempre più barconi salpati da un Libano in crisi appaiono diretti verso il nostro Paese: ecco cosa c'è alla base della nuova possibile rotta dell'immigrazione

Perché sempre più migranti arrivano dal Libano

Da un Libano sempre più in crisi si scappa. Stanno fuggendo intere famiglie e singoli soggetti. Non sempre e non solo libanesi. Il Paese dei cedri da anni accoglie affollati campi profughi con al loro interno palestinesi e siriani. Sono tutti coinvolti dalla crisi finanziaria, economica, sociale che da almeno tre anni affligge la nazione e che sta riducendo a uno stato di povertà almeno i due terzi delle famiglie.

Nel dicembre scorso il centro di ricerca Information International, basato a Beirut, ha stimato che negli ultimi due anni sono partiti almeno 200mila persone da tutto il Libano. Dalla capitale fino alla Bekka, passando per il sud del Paese, si raggiungono le coste di Tripoli, la città settentrionale omonima della capitale libica, e da lì si parte verso l'Europa.

Fino a oggi Cipro era la meta più ricercata. Il perché è presto detto: la vicinanza geografica tra l'isola e le coste libanesi ha sempre permesso traversate più veloci rispetto ad altre tratte. Ma ora la situazione sta cambiando.

Media di Beirut, in particolare, hanno dato ampio risalto ad alcune testimonianze di profughi libanesi che volevano raggiungere l'Italia. E, sempre tra i media locali, sarebbero sempre di più le persone desiderose di allungare la navigazione e provare a sbarcare lungo le coste italiane.

I testimoni sentiti dai media libanesi hanno parlato di imbarcazioni dirette verso l'Italia, fatte però poi girare verso la Grecia “dalla guardia costiera europea”. Probabilmente il riferimento è a qualche nave dell'agenzia Frontex operativa tra il Mediterraneo centrale e quello orientale. Possibile che i militari abbiano intimato ai migranti di proseguire il viaggio verso l'Italia, invitandoli a cambiare rotta.

Possibile anche ipotizzare che i barconi siano stati dirottati verso la Grecia per via dei rapporti molto stretti tra le autorità elleniche e quelle cipriote. I migranti quindi potrebbero essere indirizzato verso l'isola, il cui governo, proprio per l'importante afflusso di libanesi negli ultimi anni, ha stretto accordi con Beirut per rimpatri più celeri.

Perché i migranti libanesi ora puntano sull'Italia

Ad ogni modo, le testimonianze riportate dai media libanesi, corredate anche da alcuni video, parlano di un'Italia sempre più gettonata. E non c'è da stupirsi. Visti gli accordi tra Cipro e Libano, i migranti difficilmente oggi possono avere intenzione di approdare su un'isola da cui è alto il rischio di essere subito rimpatriati.

Contestualmente, la rotta che dalle coste del Mediterraneo orientale porta verso l'Italia è già da anni trafficata. Lo è in quei tragitti che hanno nelle coste turche la propria base di partenza, ma ad ogni modo in Libano hanno avuto già modo di vedere che puntare dritto verso il nostro Paese non è impossibile.

Del resto, negli ultimi anni, centinaia di bengalesi, siriani e afghani sono sbarcati lungo la nostra penisola partendo dalla Turchia e “saltando” quindi la Grecia. Al momento dal Viminale non vengono segnalati numeri importanti dal Libano. Scorrendo l'elenco delle nazionalità più rappresentate dai migranti arrivati in Italia, tra i primi dieci manca quella libanese. Ma l'immigrazione da Beirut potrebbe essere solo all'inizio.

Lo confermano anche alcune operazioni della polizia libanese. Il 7 giugno le autorità locali hanno arrestato 64 persone pronte a imbarcarsi.

Diversi di loro hanno indicato nell'Italia la meta da voler raggiungere se fossero riuscite a salpare.

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