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Quella società che unisce gli "amici" di Renzi in Pakistan

Renzi era in compagnia dell'investitore Zia Chishti e del board della società con sede a Washington che si concentra sullo sviluppo di intelligenza artificiale da utilizzare nei call center

Quella società che unisce gli "amici" di Renzi in Pakistan

Anche se non è più premier, Matteo Renzi non ha mai rinunciato a una politica estera tutta sua, viaggiando parecchio, in lungo e in largo. Anche perché, oltre all'attività di senatore, Renzi è anche un conferenziere molto quotato (e ben pagato). Dopo essere stato ospite di Flavio Briatore al Billionaire di Riyad, in Arabia Saudita, lo scorso novembre, in questi giorni il leader di Italia Viva, tra una crisi di governo e l'altra era in Pakistan "per sciare". Poi, nella sua e-news, ha chiarito meglio il motivo del suo viaggio a Islamabad tirando in ballo le relazioni internazionali. "Perché in queste ore difficili sei andato in Pakistan? Perché andare a sciare sull'Himalaya? Perchè avevo preso l'impegno di incontrare il Presidente della Repubblica, il Primo Ministro, il Capo dell'Esercito a Islamabad assieme all'ex premier spagnolo Josè María Aznar. Un politico degno di questo nome ha anche relazioni internazionali. Se ad altri non capita non so che farci. Poi, con alcuni amici, siamo andati due giorni a sciare a 4.000 metri, in luoghi bellissimi".

Stizzito dalle polemiche, alimentate soorattutto dagli alleati di governo, l'ex sindaco di Firenze ha poi osservato: "Posso fare due giorni sugli sci o devo chiedere il permesso al Tribunale dell'antirenzismo? Peraltro, sono stati due giorni utili perchè, mentre io ero all'estero, gli altri hanno fatto le loro verifiche e hanno capito che non ci sono i dieci Scilipoti che cercavano dentro Italia Viva. E' stato bello per me, utile per loro", ha aggiunto. Ma chi faceva compagnia a Matteo Renzi? Oltre a José Maria Aznar, la principessa Beatrice di York, l'investitore Zia Chishti, il manager di Tim Federico Rigoni e, ovviamente, il primo ministro pakistano.

Nella foto pubblicata dal primo ministro Khan sabato sera, nota La Verità, è interessante la presenza di Muhammad Ziullah Chishti (zia Chisti) fondare della società di big data con sede a Washington Afiniti, nato negli Usa da madre pakistana e Jehangir Siddiqui (ex ambasciatore pakistano negli Usa) già nel cda di Afiniti con David Cameron. È proprio Afiniti il collante fra gli "amici" di Renzi in Pakistan. Lo stesso José Maria Aznar è nel board della società che nell'Advisory board vanta anche l'ex primo ministro francese Francois Fillon, Nobuyuki Idei, Ceo della Sony, Stefano Marsaglia (ex Rotschild e MedioBanco), l'ex Ceo di Unicredi Federico Ghizzoni e Fabio Corsico, Responsabile Affari Societari e Sviluppo commerciale per il gruppo italiano Caltagirone. Come spiega La Verità, Afiniti da almeno cinque anni ha iniziato un programma di rilancio delle vette pakistane (compreso il Karakorum), un modo per creare strutture e avviare un progetto di turismo sostenibile sugli sci attorno a vette tutte oltre i 4.000 metri. Inoltre, Afiniti ha anche creato uno ski group, cioè un progetto attrattivo che porta comitive di investitori a sciare in loco direttamente con gli elicotteri. Quindi promuove il Pakistan come luogo sicuro per sciare, dedicato alle élite.

Come spiega IlSole24Ore, Afiniti nell’ultimo round di finanziamenti da 80 milioni di dollari è stata valutata 1,6 miliardi (1,3 miliardi di euro). È una global company con 18 sedi nel mondo. "Gran parte delle società di tlc, banche, assicurazioni, media company e utilities dell’emisfero occidentale sono nostri clienti" racconta Zia Chisti, fondatore della società che si concentra sullo sviluppo di intelligenza artificiale da utilizzare nei call center. "T-Mobile, ad esempio, ha aumentato i ricavi di 80 milioni di dollari ottimizzando con il nostro sistema 50 milioni di chiamate l’anno".

In Italia Afiniti ha aperto una sede nel 2018, guidata da Cecilia Braggiotti e ha già Tim come cliente, rappresentata in Pakistan da Federico Rigoni.

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