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"Alcuni poveri fanno cazz....". È bufera per la frase di Macron

Polemiche per la frase di Macron da Gasny: "Le persone in difficoltà le renderemo più responsabili perché ci sono alcuni che fanno bene e altri che fanno cazz..."

"Alcuni poveri fanno cazz....". È bufera per la frase di Macron

Emmanuel Macron sta parlando al consiglio comunale riunito a Gasny quando gli sfugge (?) una frase destinata ad alimentare le polemiche. E a disegnare ancor di più i contorni di un inquilino dell'Eliseo che a molti sembra aver perso il legame con il popolo e l'elettorato.

"Le persone in difficoltà le renderemo più responsabili perché ci sono alcuni che fanno bene e ci sono alcuni che fanno cazz...", avrebbe detto Macron secondo quanto riporta Le Figarò. "Non voglio dire che i 'giubbotti gialli' sono un movimento sociale di un nuovo tipo, aspetteremo che si stanchi e la vita riprenderà il suo corso [...] Ma è una possibilità per che possiamo reagire più forte e più profondamente".

Le parole di Macron, come detto, hanno aperto le danze delle polemiche. "Angosciante", ha detto Daniel Fasquelle, deputato di Les Republicains. "Il Sig. Macron lancia il grande dibattito rivolgendosi a persone francesi in difficoltà che "fanno casino". Come raccogliere e placare il paese se continuiamo a stigmatizzarci e ad opporsi ai francesi tra loro? Richiede un cambio di politica ma anche un atteggiamento da parte del potere".

La rivolta dei Gilet Gialli ha sicuramente indebolito la figura di Macron, che sta riducendo al lumicino le sue uscite pubbliche in favore di incontri più riservati. Ieri si è infatti recato al Grande dibattito nazionale con i sindaci rurali della Normandia. Nelle sue risposte ai sindaci, l'inquilino dell'Eliseo ha sottolineato che più che 'cahier de dolèances' bisogna parlare di diritti e doveri per "trovare soluzioni insieme, con il contributo del sindaco, facilitatore del dibattito, in prima linea". Infine, il presidente ha assicurato di "aver percepito il malessere degli eletti locali che hanno il sentimento di non essere rispettati, capiti e sostenuti" e di "capire la rabbia legittima dei concittadini".

Ma non lesina critiche a chi, da settimane, lo tiene sotto scacco.

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