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Allarme per i coltivatori europei: virus potentissimo attacca i pomodori

Il virus Tomato brown rugose fruit virus (ToBrfv) è tornato a colpire i pomodori prodotti in Europa. Alcuni casi sono già stati segnalati in Francia, mentre in Italia la situazione sembra essere ancora sotto controllo

Allarme per i coltivatori europei: virus potentissimo attacca i pomodori

Gli agricoltori di tutta Europa sono in stato di allerta a causa del ritorno della minaccia più grande degli ultimi anni, ovvero il virus Tomato brown rugose fruit virus (ToBrfv), che colpisce i pomodori.

Il virus ToBrfv ha una portata globale e non è sicuramente nuovo alle cronache. La sua prima identificazione risale al 2015 quando colpì intere piantagioni di pomodoro in Giordania, provocando il caos tra i coltivatori di pomodoro. Infatti, la principale vittima di questo virus, che appartiene al genere virale dei Tobamovirus, è l’alimento più amato e consumato nelle regioni meridionali europee: il pomodoro. Attualmente, il virus sembra essere tornato all’attacco in Francia, ma non si esclude la diffusione dello stesso nei paesi limitrofi, tra cui Italia, Spagna, Paesi Bassi, Grecia e Regno Unito.

In passato il virus era stato trovato su piante di pomodoro proprio in Sicilia, precisamente in acune coltivazioni in provincia di Ragusa. A livello globale, invece, il virus ha attaccato in periodi diversi una categoria di paesi che sono i principali esportatori al mondo di questo alimento. In Europa casi di piantagioni colpite si sono registrati in Germania, oltre a Israele, Palestina, California, e Messico.

In Francia, l’agenzia nazionale per l’alimentazione, l'ambiente e la sicurezza della salute sul lavoro (Anses) ha messo in guardia i coltivatori francesi sulla concreta minaccia che il virus possa attaccare la produzione nazionale di pomodori, informandoli sulla trasmissione, sulle problematiche derivanti da un eventuale contagio e sulle soluzioni da adottare.

È bene precisare, specie in questo periodo alquanto delicato in materia di infezioni virali, che il virus dei pomodori (in grado di colpire anche i peperoni) non rappresenta alcun pericolo per la salute umana. Il virus si trasmette per seme, via vegetativa (talee, innesto) e per contatto (diretto o indiretto). E quello che preoccupa i coltivatori è proprio la semplicità della diffusione di questo virus, che può anche rimanere per mesi nel suolo, nei vestiti o negli strumenti senza perdere la sua infettività. Inoltre, il virus può diffondersi a lunga distanza attraverso il commercio di materiale infetto come semi o piantine infette.

Quando una pianta di pomodoro o peperone viene colpita dal virus ToBrfv, iniziando ad apparire dei piccoli mosaici sulle foglie e alcune maculature gialle o verdi sui frutti. Tendenzialmente questi sintomi sono accompagnati dalla graduale trasformazione della superficie del frutto, che diventa sempre più ruvida col passar del tempo.

La raccomandazione dell’agenzia francese Anses è di effettuare un monitoraggio continuo di controllo delle piante di pomodoro per intervenire tempestivamente in caso di presenza del virus. La soluzione da adottare sembra quella di bruciare fisicamente le coltivazioni infettate, data l’inefficacia delle misure igieniche o di disinfestazione fino a quel punto utilizzate.

Attualmente in Italia non si sono registrati nuovi casi, ma le autorità invitano i coltivatori a tenere sotto controllo le coltivazioni di pomodori, specie quelle in serra, di gran lunga più esposte ad essere colpite dal virus.

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