Un italiano nelle mani del'Isis? La sorte di Ignazio Scaravilli, medico, scomparso lo scorso 3 febbario in Libia, comincia a preoccupare la Farnesina. Con il precipitare della situazione nel Paese e l’avanzata dei miliziani jihadisti, i timori crescono. Da qualche giorno, secondo quanto racconta il Tempo, gira voce che i tagliagole lo tengano prgioniero e che a breve possano lanciare un video-ricatto per l'Italia mettendo a rischio la vita del medico. La realizzazione di questo filmato non è stata confermata. Dunque non si sa quali siano le eventuali intenzioni degli islamisti, se fare pressione sul nostro governo o semplicemente ottenere un riscatto, come già accaduto in circostanze analoghe.
Dopo le parole di Mattarella, il dottor Giampiero Avruscio, ex collega e amico di Scaravilli, ha raccontato di aver sentito "la famiglia di Ignazio pochi giorni fa e non hanno notizie, né dalla Farnesina né da altre autorità". E ha ribadito che i familiari sono angosciati "anche perchè è assolutamente da escludere una sua fuga volontaria. Ignazio era andato in Libia per organizzare un ospedale, per darsi da fare, e dare una mano sul fronte medico, era un grande organizzatore, innamorato del suo lavoro. Una persona assennata, e poi non sapeva l’arabo e non conosceva nessuno e, soprattutto, non avrebbe mai lasciato la sua famiglia nell'angoscia".
Il medico, 70 anni, ortopedico specialista in chirurgia della mano, è originario di Catania ma ha svolto la sua professione per tantissimi anni a Padova e ha uno studio a Paternò.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.