Arrivano gli insetti da guerra: "'Sono le nuove armi biologiche"

Gli scienziati lanciano gli allarmi su un progetto di insetti della Darpa: "Perché mai utilizzare come vettori degli insetti e non semplici spray? Usare insetti come vettori per diffondere malattie è una classica arma biologica!"

Arrivano gli insetti da guerra: "'Sono le nuove armi biologiche"

Avete presente i film della Marvel in cui gli scienziati del Dipartimento di Stato americano studiano il dna degli animali per costruire armi e soldati del futuro e poi succede sempre un gran casino? Ecco, uno scenario simile è stato prospettato da alcuni esperti che vedono nel progetto "Insect allies" della Darpa, l'agenzia per i progetti di ricerca avanzata di difesa Usa, una vera e propria minaccia per il mondo intero. Ma che cos'è "Insect allies"? Il progetto, che vede impegnati i laboratori di Arlington, in Virginia, ha come obietivo quello di immettere nelle piante - attraverso gli insetti - dei virus capaci di cambiare il genoma vegetale. Ma se qualcuno decidesse di mutare i virus e di usarli contro le persone?

Robert Guy Reeves, ricercatore al Max Planck di Berlino, si è chiesto: "Se questa tecnologia funziona, per definizione, sarà difficile che un governo riesca a controllarne le ricadute". Ma non è il solo. Silja Voeneky, dell' università di Friburgo, obietta: "Pensiamo ci sia il rischio che tale programma non sia giustificato da intenti pacifici. Perché mai utilizzare come vettori degli insetti e non semplici spray? Usare insetti come vettori per diffondere malattie è una classica arma biologica!".

Il responsabile del progetto "Insect allies" ha però rigettato ogni accusa, dicendo: "Ogni volta che si sviluppa una nuova tecnologia esiste un potenziale doppio uso, militare e civile. Ma non è ciò che stiamo facendo. Vogliamo instillare nelle piante qualità positive. Vogliamo garantire la sicurezza alimentare, perché la sicurezza alimentare è sicurezza nazionale". La stessa Darpa ha inoltre evidenziato che nessun insetto sopravvive più di due settimane.

Ma se ciò non dovesse accadere "la diffusione potrebbe essere in linea di principio illimitata".

I media britannici hanno sottolineato come, in realtà, il progetto americano sia ancora agli inizi e che ci vorrà parecchio tempo prima di arrivare a un punto di svolta.

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