In migliaia non si fidano degli annunci volti alla “clemenza” da parte dei Talebani. Quando la mattina del 15 agosto le prime avanguardie del movimento islamista hanno raggiunto Kabul, nella capitale afghana si è scatenato il panico. Molte persone hanno iniziato a temere per la propria sorte.
Si tratta soprattutto di collaboratori delle forze occidentali, tra traduttori, interpreti oppure semplici impiegati degli uffici della coalizione internazionale. Il timore per loro è che i Talebani possano avere dei conti in sospeso. Ma oltre ai collaboratori, ci sono altre fasce della popolazione preoccupate dall'avvento repentino degli studenti coranici.
A partire dalle donne, quelle che ad esempio negli ultimi anni hanno provato a farsi una propria posizione sociale ed economica indipendente da quella degli uomini. Una circostanza inconcepibile per i Talebani, i quali al contrario vorrebbero tornare ad applicare le regole più rigide della Sharia, la legge islamica.
Ci sono poi giornalisti, editori, attivisti e persone che, in generale, hanno provato a dare una sterzata sociale a Kabul in questo ultimo ventennio. Per tutti loro l'unica via di fuga è rappresentata dall'aeroporto. Prendere il primo aereo disponibile per fuggire ed evitare la possibile scure dei Talebani.
Il traffico attorno lo scalo di Kabul ieri mattina era bloccato. C'è chi ha proseguito a piedi per chilometri pur di raggiungere il perimetro della struttura. In serata è stato il caos. In migliaia hanno preso d'assalto le scalette degli aerei in partenza, altri si sono assiepati lungo le piste. Una situazione degenerata soprattutto dopo l'annuncio del blocco dei voli commerciali.
Dalla capitale afghana partono infatti soltanto aerei militari, gli stessi che stanno permettendo l'evacuazione del personale diplomatico dalle ambasciate occidentali lasciate di fretta e furia nell'ultimo fine settimana. Ma a terra ci sono decine di aerei civili che per gli afghani rappresentano l'ultima speranza per sentirsi al sicuro.
Desperate situation unfolding at #Kabul airport this morning. pic.twitter.com/JlAWtTHPBy
— Ahmer Khan (@ahmermkhan) August 16, 2021
Il loro auspicio è che quanto prima possano essere riprogrammati i voli commerciali e quindi andare via. Da Istanbul sono stati attivati diversi ponti aerei visto che la Turchia ha in capo la gestione della sicurezza dell'aeroporto, ma anche in questo caso si tratta soprattutto di voli destinati all'evacuazione di impiegati e diplomatici stranieri. La disperazione ha portato a decine di persone ad aggrapparsi letteralmente agli aerei. Le immagini parlano chiaro: da ora sui social circolano video dove si notano cittadini afghani provare a inseguire velivoli militari Usa lungo la pista, alcuni con le ultime forze rimaste si appoggiano anche ai carrelli degli aerei, un gesto che ben può far comprendere lo stato d'animo di chi sta provando a scappare.
Si segnalano anche delle vittime. Almeno 5 secondo diverse fonti locali. Non si comprende se sono persone decedute a seguito della calca tra le piste oppure se si tratta di gente caduta dagli aerei appena decollati. In un video su Twitter si notano persone cadere da un velivolo militare che da poco aveva lasciato la pista dell'aeroporto di Kabul. Scene strazianti che vanno avanti da questa mattina.
I Talebani, una volta dentro Kabul, hanno assicurato che chi vuole lasciare il Paese può farlo tranquillamente. Ma gli afghani fuggiti in aeroporto temono si tratti di un bluff. Così come non si fidano degli annunci dei governi occidentali, i quali hanno parlato di ponti aerei attivati per i prossimi giorni e fino a quando lo scalo sarà in sicurezza.
Nell'attesa di capire quale sarà il loro destino, le migliaia di persone affluite
fin dentro le piste di rullaggio sono in preda al panico. Si cerca un posto dentro un aereo a tutti i costi e per qualsiasi destinazione. Per loro l'importante è non sperimentare su sé stessi le reali intenzioni talebane.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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