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Attentati in Germania, la Merkel sotto accusa

La Cancelliera deve fronteggiare gli attacchi della maggior parte del suo stesso partito. Che sostiene: "La politica dell'accoglienza ha fallito, iniziamo la politica dell'espulsione"

Attentati in Germania, la Merkel sotto accusa

Angela Merkel è sotto pressione. Gli attacchi più vigorosi nei suoi confronti provengono dalle fila del suo stesso partito, che la accusa di avere promosso delle politiche, quelle di accoglienza, che sono risultate essere totalmente fallimentari. Sarebbe ora, dicono i suoi oppositori, di porre fine alle politiche di benvenuto per rimpiazzarle con quelle dell'espulsione.

Secondo il parlamentare della Cdu Armin Schuster l'attentato islamista compiuto da un richiedente asilo siriano ad Ansbach dovrebbe segnare la definitiva fine delle politiche di benveuto tanto voluto dalla Cancelliera. "Abbiamo bisogno di politiche di espulsione" dice. Dal suo punto di vista vi sarebbero almeno 200mila richiedenti di asilo all'interno del Paese che non avrebbero mai alcuna possibilità di vedere accetatta la propria domanda e per questo dovrebbero essere immediatamente allontanati. "Con loro arrivano anche tanti nuovi problemi".

Il problema principale sarebbe la debolezza dello Stato di diritto. "Molti die nuovi arrivati hanno l'impressione di poter fare ciò che vogliono e che tutto sia loro permesso".

A difendere la linea della Merkel è invece l'opposizione. La leader del partito die Verdi invita la Cancelleira ad andare avanti.

Mettere in dubbio la politica di accoglienza significherebbe condannare a morte milioni di persone.

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