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Posa nuda insieme al figlio: l'attrice condannata per abusi

La foto dell'attrice è stata considerata dai giudici ghanesi come materiale osceno, determinando quindi la condanna della donna a 90 giorni di prigione

Posa nuda insieme al figlio: l'attrice condannata per abusi

Il web si sta mobilitando per invocare la liberazione di un'attrice ghanese dal carcere, dato che questa è stata di recente condannata per colpa di una sua foto pubblicata sui social. L'attrice in questione è la 31enne Rosemond Brown, nota al pubblico come Akuapem Poloo, ed è stata incriminata nel Paese africano per avere condiviso su Instagram una foto in cui lei posava nuda in compagnia del suo bambino. Tale scatto era stato pubblicato dalla giovane nel giugno del 2020, per poi venire rimosso su impulso delle conseguenti polemiche e inchieste giudiziarie.

Nella foto condivisa sui social, la Poloo compariva nuda con il seno coperto dai capelli e accovacciata a terra, intenta a guardare il figlio di 7 anni che indossava solo delle mutandine. Questo scatto è costato ultimamente all'attrice una condanna, da parte del tribunale di Accra, a 90 giorni di reclusione per "pubblicazione di materiale osceno" e per "violenza domestica che mina la privacy di un'altra persona o potrebbe danneggiare la dignità e l'autostima di qualcuno". La condanna citata è stata inflitta all'attrice sulla base dell'articolo 280 del Codice penale ghanese, che punisce chiunque pubblichi o offra in vendita qualsiasi libro, scrittura o rappresentazione oscena.

L'imputata aveva finora provato a giustificarsi davanti ai giudici affermando che quell'istantanea era stata postata in concomitanza con il compleanno del bambino, al solo scopo di celebrare l'amore materno. In effetti, quello scatto era accompagnato dalla seguente didascalia: "Sono nuda di fronte a te perché è così che ti stavo dando alla luce, quindi nel caso in cui mi trovassi nuda sdraiata da qualche parte non passarmi accanto ma piuttosto vedimi come la tua mamma che ti ha dato vita."

Le parole della donna non sono però riuscite a persuadere i magistrati. Il giudice ha infatti denunciato la gravità del reato commesso dall'attrice facendo riferimento al forte aumento degli abusi sui minori in Ghana. La Corte ha quindi dichiarato colpevole l’imputata per non avere rispettato i diritti del bambino, avendo innanzitutto pubblicato la foto senza chiederne prima il consenso. La Poloo è scoppiata in lacrime dopo la condanna e il suo avvocato ha già annunciato che sarà presentato ricorso contro la decisione del tribunale.

La notizia dellla condanna subita dalla 31enne ha subito spinto molti utenti a manifestare su Internet solidarietà alla giovane mamma condividendo alcuni scatti corredati dall’hashtag #FreeAkuapemPoloo. Tra gli internauti schieratisi a sostegno dell'attrice ghanese c'è anche la rapper americana Cardi B., che ha twittato ai suoi 18 milioni di follower: "Ho visto molti americani fare servizi fotografici in questo modo. Anche se non è il mio stile, non penso che stesse veicolando un messaggio sessuale. Penso che la prigione sia un po' dura.

Forse era meglio la libertà vigilata sui social media o il servizio alla comunità".

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