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"Bannon antisemita islamofobo", polemica sulla scelta di Trump

L'ex mente di Breitbart ha già guidato la campagna elettorale per i Repubblicani

"Bannon antisemita islamofobo", polemica sulla scelta di Trump

A pochi giorni dall'elezioni di Donald Trump, nuovo inquilino della Casa Bianca, a far molto discutere sono le scelte che si pensa il nuovo presidente prenderà per il suo staff.

L'ultimo nome a finire al centro della polemica è stato quello di Steve Bannon, per cui si prospetto un ruolo centrale nella nuova amministrazione: accusato di antisemitismo e islamofobia, di certo è tutto tranne che un uomo della destra moderata.

Fondatore di Breitbart News, sito ultraconservatore e di tendenza populisa, Bannon seguirà da stratega la linea politica di Trump. Chi si oppone a questa nomina fa notare che spesso il sito di cui era il numero uno è stato accostato al nazionalismo bianco e ha comunque sempre perseguito una linea politica molto spinta.

L'Anti-defamation league, che si occupa della discriminazione contro gli ebrei, dice chiaramente che Bannon "deve andarsene" se Trump intende rappresentar tutti i suoi concittadini. E sulle stesse posizioni si schiera il Cair, Consiglio per le relazioni americano-islamiche, potente organizzazione di advocacy, ritenuta tuttavia vicina ad Hamas e alla società dei Fratelli musulmani.

Bannon ha avuto già un ruolo fondamentale nella campagna di Trump, di cui è stato il direttore. E a difenderlo c'è un altro uomo sotto accusa, Reince Priebus, appena nominato chief of staff della Casa Bianca. "La persona che conosco non è nulla di tutto ciò", dice lui.

Ma non tutti sembrano disposti a dargli retta.

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