Morti e feriti in un attentato dell'Isis sulla rambla a Barcellona

Un furgone si è scagliato sulla folla in Spagna. Decine i feriti, alcuni sono gravi

Morti e feriti in un attentato dell'Isis sulla rambla a Barcellona

Parla di tredici morti e circa 90 feriti, 15 dei quali in condizioni gravi il bollettino che arriva da Barcellona, dove un furgone si è scagliato sulla folla in una delle rambla della città, in un attentato rivendicato intorno alle nove dall'Amaq, sigla legata all'Isis che agisce come un'agenzia stampa per il gruppo jihadista.

Momenti di terrore all'altezza di via Bonsuccés, dove decine di persone sono state investite dal furgone, che ha percorso tutta la parte centrale della rambla, per poi andare a schiantarsi contro un chiosco, con almeno un uomo, responsabile dell'attacco, che si dava alla fuga per le vie di Barcellona.

È stato il fuggifuggi tra quanti affollavano la zona, tra i punti più noti della città. I negozi dell'area hanno chiuso le serrande, tenendo all'interno, al sicuro, i clienti e le autorità hanno ordinato la chiusura delle stazioni della metropolitana e delle ferrovie nell'area, misure emergenziali revocate soltanto ore dopo, nella notte.

Intanto le notizie sulla sorte dell'attentatore, o degli attentatori, si facevano più nebulose e si diffondeva la notizia, poi smentita dalle autorità locali, di due uomini asseragliati all'interno di un locale turco con ostaggi.

Due uomini fermati

È il volto di Driss Oukabir il primo a finire sulle pagine della stampa spagnola, che parla di un passaporto con il suo nome e cognome ritrovato a bordo del furgone utilizzato per l'attacco. Intanto la stampa annuncia il suo fermo, che sarà poi seguito da un secondo.

Oukabir, che in passato ha vissuto a Marsiglia ma è di famiglia maghrebina, risiede ora in Spagna a Ripoll, nella zona di Girona. Già noto alle autorità, per avere scontato un periodo in carcere a Figueres, per poi essere rilasciato nel 2012, potrebbe essere lui l'uomo che ha noleggiato il furgone Fiat utilizzato per l'attacco.

L'ipotesi traballa - dice a El Diario il sindaco di Ripoll - perché l'uomo si è presentato al posto di polizia del luogo in cui risiede, denunciando il furto dei documenti d'identità. Le autorità stanno al momento verificando la tesi e non escludono che il passaporto possa essere stato sottratto dal fratello dell'uomo, il 17enne Moussa, arrivato da poco in Spagna dal Marocco.

Sull'uomo, secondo il quotidiano Abc, pendeva un mandato. Ma l'accusa nei suoi confronti era di violenze domestiche e non per legami con i circoli jihadisti.

Due i furgoni collegati all'attacco a Barcellona. Se il primo è stato utilizzato per colpire in città, un altro è stato trovato nella cittadina di Vic, in Catalogna. Sarebbe stato usato come via di fuga se i terroristi fossero riusciti ad andarsene dalla città.

Dei due fermati uno è marocchino, mentre il secondo è un uomo nato a Melilla, enclave nordafricana della Spagna. L'uomo alla guida del furgone, precisa in serata in conferenza stampa il maggiore Josep Lluís Trapero dei Mossos d'Esquadra, non è stato fermato, ma entrambi gli uomini sono "direttamente convolti nell'attentato".

Le vittime dell'attentato

C'erano molti turisti e molti stranieri a Barcellona. Arriva da Bruxelles la prima conferma che la strage non è solo spagnola, ma tocca tutti. Un cittadino belga ha perso la vita in Spagna. Molti anche gli italiani, ma non ci sono notizie di vittime. Comunque caute fonti della Farnesina, che parlano del rischio che alcuni italiani siano rimasti coinvolti.

"I terroristi non sconfiggeranno un popolo unito che ama la libertà dalla barbarie.

Tutta la Spagna è con le vittime e le famiglie", ha commentato sui social il primo ministro Mariano Rajoy, che ha poi annunciato di essere in viaggio per raggiungere Barcellona.

Gli ospedali di Barcellona hanno lanciato un appello a donare sangue per far fronte alla massa di persone rimaste ferite nell'attentato di Barcellona. Lo riferisce su twitter la polizia nazionale spagnola.

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