Berlino, il giallo del tir dell'orrore

Il tir sarebbe partito dall'Italia per fare tappa a Berlino e poi tornare in Polonia

Berlino, il giallo del tir dell'orrore

Il camion che stasera si è schiantato su un mercatino natalizio a Berlino, uccidendo 9 persone e ferendone 50, proveniva dall'Italia e stata facendo tappa in Germania, dove doveva scaricare il carico, e poi ripartire diretto a "casa" in Polonia a Stettino. Lo riferisce la corrispondente da Berlino del britannico Guardian, Kate Connolly, avanzando anche l'ipotesi che l'autista possa essere stato sequestrato e costretto con la minaccia delle armi a compiere la carneficina e Berlino.

Il proprietario della compagnia di trasporti ha raccontato alla reporter che l'autista - che è stato arrestato - è suo cugino e che non è affatto il tipo che si sarebbe macchiato di una tale atrocità. "Il forte sospetto è che il camion sia stato intercettato e l'autista sequestrato in qualche punto del suo viaggio" dall'Italia a Berlino, riferisce il Guardian. Il proprietario della società di trasporti polacchi Ariel Zurawski ha raccontato "di non essere più stato in contatto" con l'autista "da dopo pranzo. È mio cugino. Lo conosco da quando siamo bambini. Posso garantire per lui".

Gli inquirenti stanno interrogando l'uomo che avrebbe guidato il camion polacco contro il mercatino natalizio di Berlino, uccidendo 9 persone e ferendone 50, e secondo prime indicazioni potrebbe essere ceceno o pakistano. Lo riferisce il Die Welt, secondo il quale la persona morta trovata nella cabina del mezzo era polacca.

Il quotidiano tedesco sembra così avvalorare apparentemente l'ipotesi - avanzata da alcune fonti tra cui lo spedizionere polacco che ha raccontato di non aver avuto notizie dell'autista, il cugino dal pomeriggio - che il camion polacco, partito dall'Italia e che doveva fare tappa a Berlino, sulla strada di casa a Stettino, possa essere stato sequestrato ed usato per compiere la strage.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica