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Berlino mette alle strette Airbnb: vietato affittare senza permesso

Non c'è pace per le aziende della sharing economy

Berlino mette alle strette Airbnb: vietato affittare senza permesso

In principio è toccato a Uber, adesso nel mirino della legge è finita anche Airbnb.

Non c'è pace per le aziende della sharing economy, il nuovo modello economico, capace di rispondere alle sfide della crisi e di promuovere forme di consumo più consapevoli basate sul riuso invece che sull’acquisto e sull’accesso piuttosto che sulla proprietà. La rivoluzione prodotta da queste applicazioni non sempre trova il favore di tutti: è il caso di Uber, l'applicazione che permette a chiunque di trasformarsi in improvvisato tassista. Dopo la guerra dei tassisti (quelli ufficiali), a mettere definitivamente fine alla comoda applicazione è arrivata poi la giustizia: Uber era fuori legge.

Adesso la crociata anti- app si è sposata in terra teutonica: a Berlino per la precisione, dove il comune ha già dichiarato guerra ad Airbnb, la piattaforma online che consente di mettere in affitto stanze e appartamenti senza passare da agenzie o altri intermediari. Nella capitale tedesca è entrata in vigore dal primo maggio una norma che impedisce ai proprietari che non siano titolari di una licenza di affittare l'intera casa senza una autorizzazione preventiva da parte dell'amministrazione cittadina. Un duro colpo non solo per Airbnb ma anche per tutti gli altri siti e applicazioni che offrono un servizio simile.

Per i trasgressori l'amministrazione cittadina ha intenzione di usare le maniere forti, con multe che potranno arrivare fino a 100 mila euro.

Fino al mese scorso erano quasi 16 mila gli annunci offerti dal solo Airbnb, ma nel giro di trenta giorni le inserzioni sono quasi dimezzate, e secondo quanto riporta la Stampa soltanto 6380 proprietari hanno scelto di regolarizzare la propria posizione.

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