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In Bielorussia ora è vietato restare anonimi su internet

A Minsk è stata varata una legge che vieta l’anonimato in rete. D’ora in avanti gli utenti di internet dovranno comunicare il proprio numero di telefono quando commentano le notizie online.

In Bielorussia ora è vietato restare anonimi su internet

Restare anonimi su internet? Per i bielorussi d'ora in poi non sarà più possibile. Una legge che limita la libertà dei cittadini su internet è stata infatti approvata di recente in Bielorussia ed entrerà in vigore il prossimo 1° dicembre. Si tratta dell’ennesimo tentativo di Lukašenko, l'eterno presidente del paese, di ottenere un sempre maggiore controllo sulla vita privata dei propri cittadini.

La legge, appartenente a una più ampia riforma riguardante l’intero sistema dei mass media locali, è stata discussa per diversi mesi fino alla recente approvazione. Il testo finale contiene numerose disposizioni che mirano a controllare o contrastare diversi fenomeni tipici della rete, come per esempio la proliferazione di profili falsi, i cosiddetti “troll”.

Ciò che tuttavia desta particolare preoccupazione è la limitazione alla libertà di navigazione che la legge intende adottare nei confronti dei cittadini bielorussi. In particolare si combatte l'anonimato in rete. In una trasmissione tv il ministro dell’Informazione Aleksandr Karljukevič ha spiegato infatti che per qualsiasi utente scatterà l’obbligo di rendere noto il proprio contatto telefonico nel momento in cui vorrà commentare un contenuto online, in modo tale che tutti possano essere facilmente rintracciabili.

[Con questa legge, nda] non vogliamo limitare la libertà di espressione, ma è importante che quest’ultima non contravvenga alle leggi statali”, ha aggiunto il ministro.

Karljukevič ha rassicurato che il numero di telefono sarà visibile solamente all’amministratore del sito su cui l'utente decide di commentare e che nessun dato personale verrà trasmesso agli altri utenti della stessa pagina web.

L'amministratore dovrà comunque trasmettere le informazioni private dei commentatori alle autorità statali, qualora queste ne facessero espressa richiesta.

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