Dopo l'esplosione di Manhattan, a poche settimane dal voto che deciderà il prossimo inquilino della Casa Bianca, la paura torna a dominare la scena. Inevitabili le ripercussioni sulla politica. Le reazioni dei due candidati alla presidenza sono state immediate. "E' una cosa terribile quella che sta succedendo nel nostro mondo, quello che sta avvenendo nel nostro Paese - ha detto Donald Trump nella notte, appena appresa la notizia - , dobbiamo essere tenaci, intelligenti e vigili. Metteremo fine a tutto questo".
"Prima di giudicare dovremo capire meglio cosa è successo - ha detto Hillary Clinton - avere informazioni precise, capire i moventi di queste persone, capire chi si cela dietro questi incidenti. Dobbiamo essere vicini alle vittime. C'è una indagine in corso, siamo in contatto con diversi funzionari della polizia e vedremo cosa ci diranno. Potremo dire di più quando conosceremo i fatti. Credo sia importante conoscere i fatti prima di tutto, soprattutto quando ci sono incidenti come questo". Quando le hanno chiesto un commento sulla reazione (molto più accesa) di Trump, di fronte ai fatti di New York, la candidata democratica ha risposto in qusto modo: "Credo che sia sempre più saggio aspettare fino a quando non si hanno informazioni precise e dettagliate, siamo appena all'inizio delle indagini".
Per ora il presidente Barack Obama, costantemente informato sui fatti, non ha ancora parlato.
Si trovava a Washington al momento dell'esplosione e stava partecipando a una cena, durante la quale "è stato informato dell'esplosione. L’esplosione è avvenuta alla vigilia del suo arrivo nella Grande Mela per l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
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