Boris Johnson, dopo una lunga serie di turni elettorali interni al Partito conservatore, è stato eletto leader dei Tories e quindi, per consuetudine e, soprattutto, per via della maggioranza parlamentare odierna, premier britannico. L'ex sindaco di Londra ha potuto contare sul sostegno di buona parte dei suoi colleghi di partito prima e sulla maggioranza dei voti degli iscritti poi. L'annuncio è arrivato con un bel po' di ritardo rispetto all'orario segnalato, ma la sostanza non cambia: la storia dell'Unione europea, adesso, può cambiare.
La Brexit, peraltro nella sua versione hard, è imminente? Quasi. Perché il primo problema del leader populista è verificare la tenuta della sua formazione politica di riferimento. Si parla già di sei deputati disposti a fare armi e bagagli in direzione Lib-Dem pur di mettere i bastoni tra le ruote all'uomo che vuole il Regno Unito fuori dalla Ue entro il 31 ottobre. Solo nel caso in cui la maggioranza che oggi regge il governo rimanesse tale, l'uscita dagli organi sovranazionali europei non avrebbe bisogno di passare, prima, da un'ennesima verifica elettorale. La parabola di Theresa May, intanto, può dirsi terminata.
Ora come ora, è possibile annotare qualche numero: quattro, per esempio, è il quello degli esponenti appartenenti al governo May che hanno già salutato per via della loro contrarietà all'avvento di Boris Johnson. L'ultima, in ordine di tempo, è Anne Milton, che ricopriva il ruolo di vice al dicastero dell'Istruzione, così come riportato dall'Agi. Comunque sia, la vittoria può essere definita schiacciante: stando ai primi conteggi, il prossimo primo ministro in Uk ha trionfato con più di 92mila preferenze a discapito delle sole 46mila ottenute da Jeremy Hunt, che si prepara, con ogni probabilità, a salutare il ministero in cui oggi risiede.
Boris Johnson si è comunque congratulato con il suo rivale e con la premier uscente, prima di procedere con due promesse: una sulla Brexit, sulla quale non vuole tergiversare, e una sul prossimo appuntamento elettorale: "Usciamo dalla Ue, uniamo il Paese - ha detto il vincitore, come riportato dall'Adnkronos - e battiamo Corbyn".
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