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BoJo pronto al "piano B" per frenare il nuovo picco dei contagi

L'innalzamento dei contagi nel Regno Unito spinge il governo a ripensare la strategia contro il coronavirus a partire da mascherine e Green pass

Boris Johnson pronto al "piano B" per fronteggiare il picco dei contagi

Crescono i contagi nel Regno Unito, che ormai hanno superato il livello di guardia. A luglio il governo di Westminster aveva eliminato tutte le restrizioni ma il liberi tutti di Boris Johnson, effettuato con troppa rapidità secondo gli esperti, potrebbe aver contribuito ad alimentare la nuova ondata di coronavirus che rischia di mettere in ginocchio il Paese, nonostante l'elevato numero di persone vaccinate. Per questo motivo il governo inglese sta valutando l'ipotesi di fare un passo indietro per introdurre nuove limitazioni alla popolazione. Un "piano B" che non sarebbe eccessivamente stringente ma riporterebbe in auge mascherine e smartworking, introducendo il Green pass per l'accesso ad alcuni luoghi.

I laburisti stanno premendo affinché il governo acceleri sulle misure anche in vista dell'inverno ormai imminente. L'abbassamento del numero dei casi dopo giorni di rialzo fa ben sperare ma non è ancora un segnale di cessato allarme per gli esperti, che chiedono una stretta per gestire al meglio gli ospedali del regno. Dopo oltre 10 giorni, oggi i contagi non hanno superato le 40mila unità, anche se di poco, fermandosi 39.962, che sono comunque circa 5mila in meno rispetto alla media di 44mila degli ultimi giorni. Anche dal punto di vista dei decessi si registrano miglioramenti, con meno di 100 casi di morte registrati quest'oggi, anche se essendo domenica i dati vanno comunque ben calibrati.

È troppo presto per dire che il Regno Unito stia uscendo da questa nuova ondata che, per fortuna, non ha portato al collasso degli ospedali nonostante l'elevato numero di casi. Tuttavia, come indicano gli esperti, quello della Gran Bretagna è un caso emblematico per dimostrare che la pandemia sia ancora a un livello per il quale i soli vaccini non sono sufficienti per fronteggiare l'emergenza, soprattutto se (come sembra) pare che si stia diffondendo una sottovariante della Delta che sarebbe ancora più contagiosa. Nel Regno Unito, stando agli ultimi dati, circa l'80% delle persone con più di 12 anni hanno ricevuto almeno la prima dose di vaccino ma con l'introduzione del "piano B", il governo potrebbe spingere ulteriormente sulla campagna vaccinale per incrementare il numero di dosi da somministrare.

D'altronde, Natale è alle porte e il rischio di nuove chiusure in uno dei periodi più floridi per il commercio potrebbe un grande malcontento nel Paese. Anche per questo motivo gli esperti suggeriscono di agire subito. "Abbiamo bisogno che le persone utilizzino i tamponi, evitino il contatto con un gran numero di persone negli spazi chiusi, utilizzino le mascherine. Tutte queste cose devono accadere se vogliamo fermare questo aumento e mettere le cose sotto controllo abbastanza presto da fermare il vero tracollo, che potrebbe verificarsi nel bel mezzo dell'inverno", ha detto il professor Adam Finn, membro del Comitato congiunto del governo per la vaccinazione e l'immunizzazione.

Galles, Scozia e Irlanda hanno già effettuato la stretta e l'Inghilterra potrebbe adeguarsi a breve, soprattutto per quanto concerne il ritorno delle mascherine nei luoghi chiusi.

È al vaglio anche l'ipotesi dell'utilizzo della versione britannica del Green pass per accedere ai luoghi di maggior rischio, come eventi e discoteche, per gli over 18.

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