Mondo

Brasile, infermiera licenziata per avere fatto una "finta vaccinazione" a un'anziana

Dopo il licenziamento dell’infermiera incriminata, le autorità comunali hanno sottoposto all’attenzione della magistratura il video in questione

Brasile, infermiera licenziata per avere fatto una "finta vaccinazione" a un'anziana

In Brasile è polemica per la vicenda di un’infermiera che ha “finto” di vaccinare una 97enne, non iniettandole realmente il siero anti-Covid ma dandole solamente l’impressione di averle inoculato la dose. Lo scandalo in questione si è verificato all’inizio di questa settimana presso un centro vaccinale di Maceió, nello Stato di Alagoas, nell’est del Paese. A scoprire che quell’infermiera aveva fatto finta di inoculare all’anziana l’antidoto sono stati i parenti della donna, grazie al fatto che gli attimi della vaccinazione fasulla erano stati ripresi con il cellulare dalla badante della signora. L’assistente personale dell’anziana era infatti presente negli istanti in cui l’operatrice sanitaria fingeva di infilare nel braccio della paziente la siringa contenente il vaccino e aveva filmato la scena ritenendola un momento importante e quindi da immortalare e da celebrare. L’anziana era infatti rimasta in isolamento per molto tempo a causa del coronavirus ed era quindi estremamente felice di potere uscire per andare a fare il tanto agognato vaccino. Tuttavia, appena la badante ha fatto vedere ai parenti della 97enne le immagini dell’inoculazione girate con il telefonino, questi hanno subito individuato qualcosa di strano nella ripresa.

I figli della paziente hanno infatti notato allora, nel video citato, che, nonostante l’infermiera avesse compiuto in quel momento il gesto di iniettare il siero nel braccio dell’anziana, “il liquido era in realtà rimasto nella siringa”. Nel filmato, nel dettaglio, si vede l'infermiera inserire l'ago nel braccio della donna, ma quando lo estrae il liquido è appunto ancora dentro la siringa. Nel momento in cui una nipote della 97enne ha condiviso con altri familiari il video, è stato un parente medico ad accorgersi che, in realtà, l’infermiera non aveva iniettato nulla alla paziente. Di conseguenza, i familiari della signora hanno deciso di mostrare il filmato al responsabile delle vaccinazioni del comune di Maceió, che ha licenziato in tronco giovedì l'infermiera truffatrice e ha inoltre inviato la documentazione multimediale alla procura, che ha aperto un'inchiesta per frode. In seguito alla scoperta della finta vaccinazione ricevuta, la 97enne è stata sottoposta a una nuova inoculazione, questa volta reale ed eseguita da una nuova infermiera, e, subito dopo avere ricevuto l’iniezione effettiva, ha espresso la propria felicità di potere riabbracciare a breve la sua famiglia.

Un nipote della malcapitata, una volta conclusasi felicemente la vicenda, ha dichiarato alla stampa locale: “È una fortuna che la vaccinazione sia stata filmata. Se non fosse stato per quel video avremmo creduto che mia nonna fosse stata immunizzata. Nonostante i 97 anni, è molto attiva ed era arrabbiata per essere rimasta a casa tutti questi mesi senza potere vedere i suoi nipoti”. Una nipote della stessa paziente ha quindi ribadito: “Ci auguriamo che chi è in prima linea prenda le dovute precauzioni perché non si verifichino situazioni come questa, perché questo mette in dubbio la credibilità della campagna”.

Continuano intanto le indagini su come sia potuta avvenire quella falsa vaccinazione. In realtà, non è ancora chiaro quanti vaccini l’infermiera licenziata avrebbe dovuto somministrare da quando è iniziata la campagna di vaccinazione anti-Covid nella struttura sanitaria di Maceió in cui era impiegata. Nel frattempo, le autorità municipali hanno precisato che si sarebbe trattato di un caso isolato, ribadendo l’integrità morale e la professionalità del personale medico e infermieristico locale e nazionale.

L'episodio, a detta delle medesime istituzioni comunali, le spingerà comunque a vigilare con maggiore attenzione sull'operato dei sanitari, che dovranno da oggi in poi attenersi a nuove e più rigide regole.

Commenti