
"No, non mi disturba, non ha idea di quanto mi annoi in vacanza, uno dovrebbe riposarsi un giorno a settimana, non dieci giorni di fila". Parola di Stefano Bandecchi, imprenditore, sindaco di Terni, segretario di Alternativa Popolare. Ma anche ex patron della Ternana Calcio e già parà della Folgore. Poliedrico e vulcanico, Bandecchi, dalle ferie, risponde al Giornale a tutto campo. "È giustissima, l'Italia è bloccata per colpa dei Pm", dice a proposito della separazione delle carriere. Mentre, avverte, "trovo spaventosa la saldatura tra estrema sinistra e mondo islamico".
Sindaco Bandecchi, perché ha deciso di candidarsi a presidente della Regione Campania?
"Noi ci candideremo in Campania, autonomi da centrodestra e centrosinistra, contro una politica bassa, che guarda solo alla seggiolina. Facciamo politica perché dopo la fine del governo Craxi questa nazione è andata sempre in discesa. Con lui l'Italia era rispettata. In Italia e in Europa siamo completamente inadeguati ad affrontare il futuro. Qui parliamo dell'articolo 18, senza renderci conto che il lavoro ce lo ruberanno l'intelligenza artificiale o qualche robot. Tutta questa analisi ci porta a fare scelte impopolari, come candidarci in Campania senza essere con la destra o con la sinistra".
Lei si è sempre dichiarato un sostenitore di Israele, che ne pensa della situazione a Gaza?
"Io sono sempre stato a favore di Israele e continuo a essere con Israele, anche se non posso non vedere un'esagerazione nell'atteggiamento di Netanyahu. Detto ciò, il 7 ottobre resta, Hamas è un'organizzazione terroristica ma non è un caso che il capo di stato maggiore dell'esercito sia in dissenso con Netanyahu".
In Italia e in Occidente non vede un dibattito troppo polarizzato sul Medio Oriente?
"Io trovo spaventosa questa saldatura tra mondo islamico e sinistra estrema, per quanto mi riguarda è la cosa più abominevole che la politica sta portando avanti. Sono colpito da Bonelli, che è andato a Londra a stringere un accordo con i comunisti inglesi e il mondo islamico".
Lei è critico anche con il governo Meloni ma, ad esempio, non crede che la separazione delle carriere sia giusta?
"È giustissima la separazione delle carriere, doveva essere fatta mille anni fa. L'Italia è bloccata per colpa dei pubblici ministeri. In Italia la politica la stanno facendo i magistrati, che indicano la politica economica e sociale, decidono quello che è giusto e quello che è sbagliato. Ma mi lasci dire una cosa sull'inchiesta di Milano..."
Prego.
"Tutto questo casino spero porti a dei risultati veri ma temo sia l'ennesimo modo per distruggere l'economia italiana e l'unica città del nostro Paese che viaggia a una velocità stratosferica. E lo dico non certo da tifoso del sindaco Sala".
Da sindaco di Terni è contento dell'inserimento dell'Umbria nella Zes unica?
"Le devo dare due risposte. La prima è che è un'altra elemosina che dovrebbe levare la sete con il prosciutto a umbri e italiani. La seconda risposta è che comunque stanno dando all'Umbria l'opportunità di diventare ricca, di mettersi in concorrenza con il Lazio e che quindi la Regione dovrà approfittare di questi benefici. Il punto è che questo sistema è fallato senza una mentalità evolutiva e senza un'idea di reindustrializzazione".
Spesso lei fa più notizia per le sue esternazioni che per le sue proposte. Perché?
"Uno a volte si trova a parlare con persone che hanno la capacità di innervosire
non perché puntano a un risultato positivo, ma perché per loro l'unico risultato è far vedere che l'interlocutore si innervosisce. Per me il tempo è importante e, allora, io per quanto tempo posso parlare con un imbecille?"