Enda Kenny, primo ministro irlandese, chiederà domani al Consiglio europeo di adottare una dichiarazione sulla possibile riunificazione tra la Repubblica d'Irlanda e l'Irlanda del Nord in ambito Brexit.
L'Irlanda del Nord rientrerebbe automaticamente nell'Ue nel caso in cui votasse per la riunificazione irlandese. "Ci aspettiamo che l'Irlanda chieda una dichiarazione da aggiungere al processo verbale del Consiglio europeo", ha spiegato un alto funzionario europeo. "La riunificazione non sarà nelle linee guida ma Kenny si aspetta una conferma fattuale e legale", ha detto il funzionario.
Il mantenimento del processo di pace in Irlanda del Nord è una delle tre priorità, con i diritti dei cittadini e gli impegni finanziari del Regno Unito, fissate nella bozza delle linee guida sulla Brexit che i capi di Stato e di governo dei 27 sono chiamati a approvare domani. "L'Irlanda è caso speciale. Dobbiamo dimostrare il massimo di flessibilità e immaginazione e riconoscere anche il quadro legale particolare, incluso il Good Friday Agreement", ha detto il funzionario.
L'Accordo del Venerdì Santo sul processo di pace, firmato nel 1998, include l'ipotesi di una possibile riunificazione se una maggioranza di cittadini dell'Irlanda del Nord voteranno per essere parte di un'Irlanda unita. L'Accordo contempla l'ipotesi del referendum per riunire l'isola nel caso in cui si avesse motivo di credere che questa fosse la volontà della maggioranza dei cittadini del Nord, appartenente al Regno Unito.
Londra e Dublino sono garanti dell'Accordo, ma il crescente dibattito sull'argomento alimenta la preoccupazione della Gran Bretagna di una frammentazione, essendo aperta anche la questione scozzese: la Scozia, infatti, ha appena chiesto un altro referendum sull'indipendenza, dopo quello del 2014.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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