Canada, chiede sesso ed età agli aspiranti baby-sitter: incriminato per "violazione dei diritti umani"

Un fascicolo ai danni dell’uomo è stato subito aperto dalle autorità incaricate della lotta contro le discriminazioni in Canada

Canada, chiede sesso ed età agli aspiranti baby-sitter: incriminato per "violazione dei diritti umani"

In Canada si è aperta in questi giorni una vicenda giudiziaria che sta facendo molto discutere: un uomo è stato incriminato per violazione dei diritti umani in quanto avrebbe domandato il sesso e l’etàai candidati a un incarico lavorativo da lui offerto.

In base a quanto riportano le emittenti locali, il soggetto finito nella bufera, un padre single identificato per ora dai media soltanto con il nome “Todd” e residente nella provincia dell’Alberta, avrebbe pubblicato, nei mesi scorsi, uno stringato annuncio sul sito web Kijiji, in cui chiariva di avere bisogno di una persona che stesse con i suoi bambini di 5 e 8 anni. Egli doveva trascorrere una serata a cena con un’amica e, di conseguenza, cercava qualcuno che accudisse i suoi figli per tutto il tempo della sua assenza da casa.

Una volta ricevuti per e-mail i curriculum di alcuni aspiranti baby-sitter, il signor Todd avrebbe contattato questi ultimi chiedendo loro di specificargli i rispettivi caratteri sessuali e gli anni di età, così da avere a disposizione ulteriori elementi idonei a orientarlo nella selezione dei candidati. Alcuni individui che avevano risposto all’annuncio su Kijiji hanno però reagito alla richiesta in questione denunciando il padre single alle autorità preposte alla lotta contro le discriminazioni in Canada.

Dei candidati all’incarico di governante hanno appunto presentato un esposto alla Alberta Human Rights Commission, che ha subito aperto un fascicolo ai danni di Todd. Questi è stato quindi indagato per avere “calpestato i diritti di persone aspiranti all'occupazione messa in palio” perpetrando“discriminazioni in base al sesso e all’età”. In particolare, l'organo inquirente, spiegano le testate locali, starebbe accusando l'imputato di avere dato prova, domandando semplicemente i caratteri sessuali e anagrafici ai candidati al posto di lavoro, di possedere una "mentalità chiusa e diffidente".

Il procedimento avviato contro il padre single ha causato immediatamente un acceso dibattito, con diverse associazioni schieratesi a difesa dell’imputato. Ad esempio, il Justice Centre for Constitutional Freedoms, organizzazione di stampo conservatore impegnata nel formulare proposte di legge al parlamento del Canada, ha deciso di pagare al signor Todd tutte le spese processuali, denunciando l’“illogicità” della causa promossa dalle sedicenti vittime delle “violazioni dei diritti umani attribuite al padre single.

A detta di questa ong, il Paese sarebbe sul punto di essere “dominato dalla paranoia”, in quanto la legislazione nazionale, ormai “piegata ai dettami del politicamente corretto, bollerebbe come “discriminatorio” ogni minimo comportamento improntato al rigore.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica