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La solita sinistra per cui è sempre colpa degli americani

Nonostante i bombardamenti sui bambini, certa sinistra tira fuori la solita litania per cui è sempre colpa degli americani

La solita sinistra per cui è sempre colpa degli americani

Che un certo tipo di sinistra tenda ad avere un pensiero critico nei confronti degli Stati Uniti e dell'atlantismo non è certo una novità ma le parole di Luciano Canfora sulla guerra in Ucraina sono comunque state accolte con un certo stupore (anche da parte di chi, al netto dei distinguo operati sul piano pubblico, continua a guardare proprio verso quell'area ideologica).

Attraverso un'intervista rilasciata a La Gazzetta del Mezzogiorno, lo storico ha voluto dire la sua sul conflitto scatenato da Vladimir Putin, criticando parecchio la narrazione occidentale sul conflitto: "Bisogna dirlo a Biden e agli altri, così ci pensavano prima. In realtà, non riesco più a leggere i giornali, perché sono pieni di pagine sulla guerra in cui in realtà non c'è nulla. Oggi leggevo il "Corriere": le prime 15 pagine mi sembrano basate su pianti e urla dei popoli, nulla di più", ha fatto presente l'intellettuale, rispondendo ad una domanda su "orrori", "bombe" e "profughi".

L'antiamericanismo è una costante della sinistra massimalista - dicevamo - e poco importa, a quanto pare, che la NATO, a differenza di Vladimir Putin e della Russia, non stia combattendo in Ucraina. Le responsabilità, per Canfora, vanno rintracciate nel fatto che la nazione guidata da Zelensky non avrebbe "rispettato gli accordi". Se non siamo alla difesa della guerra come strumento della politica, e quindi delle bombe, dove siamo? La domanda, leggendo le riflessioni del filologo, sembra lecita.

Il tema è pure il confine che può essere tracciato tra le proprie posizioni ideologiche e quello che accade nella realtà, che è appunto contraddistinta da bombardamenti che cadono sulle teste dei bambini ucraini e da tutti gli altri orrori cui stiamo assistendo, alle porte d'Europa, dopo un cinquantennio e più in cui, almeno da questa parte del mondo, ci si era disabituati a scene ed a tragedie del genere. Ma la morte delle ideologie può non valere per tutti.

Il leader di Azione Carlo Calenda ha espresso stupore per le considerazioni di Canfora: "Un Luciano Canfora sorprendente. La guerra è colpa degli ucraini e Salvini ha sbagliato perché doveva difendere Putin. Una parte della sinistra italiana ha ancora problemi con l’idea di autodeterminazione e di democrazia. Alla fine è questo", ha scritto via Twitter l'ex ministro.

In realtà, le posizioni dello storico sono in linea con quello che certa sinistra ha sempre pensato rispetto a situazioni geopolitiche di questa tipologia. Si pensi, a titolo esemplificativo, alla favorevolezza de L'Unità e dell'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nei confronti dell'invasione dell'Ungheria operata ai tempi dai sovietici. Certe lunghezze d'onda non dovrebbero scandalizzare, neppure nel contemporaneo.

L'autodeterminazione dei popoli non è una passione della sinistra. Almeno non di quella post-comunista.

Alcune riflessioni circolanti in questi ahinoi primi quindici giorni di guerra non fanno che confermare un assunto già verificato di per sé nel corso della storia.

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