Ultim'ora
Giorgetti: "Il Pil può arrivare a +0,7%. Faremo meglio delle promesse"
Ultim'ora
Giorgetti: "Il Pil può arrivare a +0,7%. Faremo meglio delle promesse"

"Castrazione chimica per i pedofili". L'Indonesia approva la normativa

"Servono misure straordinarie", ha detto il presidente, parlando di una epidemia di reati sui minori

"Castrazione chimica per i pedofili". L'Indonesia approva la normativa

È stato firmato ieri dal presidente Joko Widodo il decreto legge che renderà legale la castrazione chimica, in Indonesia, per quanti saranno condannati per reati di pedoflia. Una normativa particolarmente severa, che contiene misure anche per chi non si trova più in carcere, che sarà costretto a indossare un braccialetto elettronico per essere sempre rintracciabile.

La nuova legge - scrive il New York Times - arriva in risposta a uno stupro di massa culminato lo scorso aprile con l'uccisione di una ragazza quattordicenne che tornava a casa, sull'isola di Sumatra. Diversi adolescenti sono stati condonnati a dieci anni di carcere per il crimine, che ha scatenato lo sdegno in tutto il Paese.

La discussione sulla castrazione chimica

Già in passato in Indonesia si era discusso di misure di questo tipo. Un emendamento alla legge sulla protezione dei minori firmata nel 2002 permetterà ora ai giudici di applicare la castrazione chimica con grande discrezionalità.

"Crimini di questo tipo hanno messo a rischio lo sviluppi dei bambini e disturbato pace, sicurezza e ordine pubblico - ha commentato il presidente del Paese in una conferenza stampa -.

Ce ne occuperemo con mezzi straordinari".

La pena in carcere per i pedofili, in Indonesia, è stata aumentata fino a venti anni. Il New York Times ricorda anche che lo scorso anno le autorità avevano fucilato tredici trafficanti di droga condannati, dodici dei quali cittadini stranieri.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica