Chi è l'uomo che è volato a Mosca a sorpresa per mediare con Putin

Dopo il viaggio in Russia del premier israeliano Naftali Bennett e l'incontro tra le delegazioni russe e ucraine in Turchia potremmo presto assistere a un nuovo tentativo diplomatico per convincere Putin a mediare

Chi è l'uomo che è volato a Mosca a sorpresa per mediare con Putin

Dopo il viaggio in Russia del premier israeliano Naftali Bennett e l'incontro tra le delegazioni russe e ucraine architettato dal presidente turco Recep Tayyp Erdogan, potremmo presto assistere a un nuovo tentativo diplomatico per far cessare il fuoco in Ucraina. I riflettori sono puntati su Gerhard Schroeder, che nelle ultime ore sarebbe volato a Mosca per parlare niente meno che con Vladimir Putin e mediare per la pace, pare, su ruchiesta degli ucraini.

La missione di Schroeder

L'ex cancelliere socialdemocratico della Germania è legato a Putin da uno stretto rapporto di amicizia. Non solo: il tedesco gestisce ancora diversi affari in Russia nonostante lo scoppio della guerra. Secondo quanto riportato da Politico, Schroeder starebbe partecipando ad una missione segreta a tutti gli effetti, visto che né il governo di Berlino né il suo partito, l'Spd, sarebbero a conoscenza del viaggio. Quando hanno chiesto a Olaf Scholz, attuale cancelliere tedesco nonché compagno di partito di Schroeder, cosa pensasse della vicenda, il leader ha preferito non commentare.

In ogni caso, pare che Schroeder abbia organizzato la missione volando fino alla Turchia e da qui, utilizzando il sostegno del Ministero degli Esteri turco, sarebbe riuscito a mettersi in contatto con il Cremlino. Kiev gli avrebbe chiesto con insistenza di creare "un ponte per il dialogo con Putin". Eppure, in Germania lo stesso Schroeder deve fare i conti con mille polemiche a causa della sua citata amicizia con Putin. Gli ex presidenti dell'Spd gli hanno chiesto di prendere una posizione netta contro "contro l'azione di guerra di Putin"; ricordiamo che l'ex cancelliere si è pronunciato sul conflitto, auspicandone la fine, ma non su Putin.

Gli affari di Schroeder con la Russia

Per quale motivo Schroeder ha un legame così forte con Putin? La risposta è semplice: ricopre il ruolo di presidente del consiglio di sorveglianza del colosso petrolifero Rosneft dal 2017, è stato nominato di recente candidato all'organo analogo di Gazprom, nonchè presidente dei consorzi internazionali NordStream e NordStream 2, che hanno costruito gli omonimi gasdotti tra Russia e Germania attraverso il Mar Baltico. In NordStream, Schroeder presiede anche il comitato degli azionisti. Entrambe le società appartengono al gruppo per l'energia russo Gazprom, per cui l'esponente della SpD ha svolto in passato attività di lobbying. L'ex cancelliere tedesco è, infine, candidato a consigliere di amministrazione di questa azienda.

Insomma, l'ex cancelliere ha le mani in grossissimi affari situati alll'interno dei confini russi. Da qui deriva l'imbarazzo dell'Spd e del governo tedesco. Lo scorso 3 marzo i copresidenti della SpD Lars Klingbeil e Saskia Esken, hanno presentato un ultimatum privo di scadenza a Schroeder, a cui hanno chiesto di dimettersi da tutti gli incarichi che detiene nelle aziende russe. In caso contrario, la SpD valuterà come procedere.

"Ci aspettiamo una risposta pronta" e Schroeder è "completamente isolato" nella SpD, ha affermato Klingbeil, evidenziando come nessuno nella dirigenza socialdemocratica "approvi o giustifichi anche lontanamente" l'ex cancelliere. Certo è che, al netto di tutti i comprensibili nodi morali, il tentativo di Schroeder rappresenta un'occasione da non sprecare.

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