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La chiamata di Putin agli ebrei: "Lasciarono l'Urss, è ora che ritornino"

Il presidente russo si è detto "pronto ad accogliere gli ebrei d'Europa", in fuga dalla crescente ondata di antisemitismo che percorre l'Occidente

La chiamata di Putin agli ebrei: "Lasciarono l'Urss, è ora che ritornino"

Putin, venuto a sapere della crescente violenza antisemita, ha fatto sapere che "Gli ebrei dovrebbero venire qui, in Russia", "Hanno lasciato l'Unione Sovietica, adesso è tempo che ritornino", ha poi aggiunto. La dichiarazione è stata rilasciata durante l'incontro con il presidente dell'European Jewish Congress, Moshe Vyacheslav Kantor.

Kantor ha apprezzato la proposta, definendola "Un'idea fondamentalmente nuova" e promettendo di presentarla ai leader della comunità ebraica europea in occasione della prossima assemblea dell'European Jewish Congress. Il leader ebreo, inoltre, si è espresso a favore del coinvolgimento russo in Siria, asserendo che il congresso "Sostiene in maniera decisa le azioni della Federazione Russa contro lo Stato Islamico".

Secondo un recente studio, si stima che in Francia il 43% della popolazione ebraica abbia valutato la possibilità di emigrare. "Perché gli ebrei stanno scappando dall'Europa che fino a poco tempo fa era sicura? Stanno scappando non solo a causa degli attacchi terroristici contro la nostra comunità a Tolosa, Bruxelles, Parigi, Copenhagen e adesso Marsiglia; ma perché temono il semplice fatto di camminare per le strade delle città europee", ha detto Kantor.

Le dichiarazioni di Putin sono state ben accolte, tant'è vero che per il movimento "World Israel Beytenu", Putin è da considerarsi un esempio: “Per il suo atteggiamento positivo nei confronti della comunità ebraica e dello Stato ebraico". Tuttavia, gli ebrei ucraini si sono dimostrati meno disponibili nei confronti dell'invito avanzato dal presidente russo: infatti il direttore del comitato degli ebrei ucraini, Eduard Dolinsky, ha fatto sapere che la sua chiamata sarebbe come quella del "Faraone verso gli ebrei".

Putin dal canto suo ribatte accusando l'Ucraina di anti-semitismo da quando, due anni fa, il presidente Victor Yanukovich è stato rovesciato dalla rivolta di Kiev; scatenando così la rabbia verso il Cremlino da parte degli ebrei ucraini che hanno creduto di essere stati manipolati e usati come pedine dalla propaganda nel conflitto.

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