Il Ministro della Difesa di Taiwan, Feng Shih-Kuan, ha confermato che la Cina ha puntato sistemi balistici ad alta precisione contro Taipei. Secondo Feng, Pechino avrebbe schierato missili Dongfeng-16, in grado di colpire bersagli ad una distanza compresa di 800/1000 km. E’ la prima volta che il Ministero della Difesa di Taiwan inserisce il sistema d’arma a corto raggio DF-16, tra le minacce missilistiche rivolte contro lo Stato de facto. Tale asset Srbm sarebbe in grado di colpire altri obiettivi regionali come la base statunitense di Okinawa.
“La nostra rete di sorveglianza può monitorare ed intercettare ogni minaccia ostile, abbiamo armi sufficienti per abbattere tutti i missili in entrata. E’ un chiaro tentativo di intimidire Taiwan e costringerla ad accettare le richieste di Pechino per lo sviluppo delle sponde sullo Stretto. Gli Stati Uniti adegueranno la loro politica di sicurezza nella regione Asia-Pacifico, in linea con le ambizioni degli attori regionali. Taiwan continuerà ad incrementare le sue capacità militari, pur mantenendo il ruolo di pacificatore e con l’auspicio di ampliare la cooperazione con gli altri paesi della regione”.
Secondo i dati inseriti nel rapporto quadriennale sulla Difesa, pubblicato la scorsa settimana, Taiwan è difesa possiede un esercito di 200.000 unità. La Cina ha una forza di 2,3 milioni di soldati.
Il Dongfeng 16/ CSS-11
La classe Dongfeng, Vento dell’Est, è formata da una serie di vettori balistici intercontinentali in servizio con la Forza Strategica Missilistica cinese. Il missile a due stadi a combustibile solido DF-16, è una minaccia reale per gli MIM-104 Patriot PAC-3 schierati a difesa di Taiwan a causa della sua fase di manovra teminale. Probabilmente implementa un sistema di navigazione inerziale accoppiato a GPS, per una probabilità di errore circolare stimata di dieci metri. Rispetto ai precedenti DF-11 e DF-15, il DF-16 raggiungerebbe la sua destinazione ad una velocità maggiore, a svantaggio dei sistemi di difesa missilistici esistenti. Il carico utile stimato è di circa mille kg, sebbene sia già stata testata una variante più leggera della testata da 500 kg. La capacità Mirv non è mai stata confermata, ma resta altamente plausibile. Pechino non ha mai rivelato le specifiche dei suoi missili balistici.
Ufficialmente, la Cina dovrebbe avere in servizio dai dodici ai sedici DF-16, prevalentemente schierati nella provincia del Guangdong. Il Dongfeng 6 potrebbe colpire obiettivi lungo la catena della prima isola, tra la costa cinese ed il Pacifico occidentale.
Grazie alla sua flessibilità d’impiego, se i DF-16 venissero schierati nelle province Liaoning o Jilin, potrebbe colpire l’intera penisola coreana.
Dai siti di lancio nelle province Fujian e Zhejiang, infine, i missili potrebbero raggiungere le strutture militari giapponesi e statunitensi sull'isola di Okinawa.Più che game changer nel Mar Cinese Meridionale, il DF-16 andrebbe interpretato come arma di intimidazione politica nei confronti di Taiwan.
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