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Venticinque morti in un attentato alla Cattedrale copta al Cairo

Uccisi donne e bambini. Cristiani e musulmani in piazza: "Siamo fratelli, nel nome del Corano e del Vangelo"

Venticinque morti in un attentato alla Cattedrale copta al Cairo

Manca ancora una rivendicazione, ma sono già almeno ventidue i morti al Cairo, dove un'esplosione è avvenuta appena fuori dalla cattedrale dei copti, nella zona di Abbasiya.

Non è ancora chiaro che cosa sia avvenuto e a riferire le notizie sono fonti di sicurezza, con la zona cordonata e diverse ambulanze sul posto. Ma il bilancio parziale è confermato dal ministero della Sanità, sicuro anche del fatto che i feriti siano almeno 35.

La chiesa di San Marco è il luogo di culto principale dei cristiani copti e qui risiede papa Tawadros II. La bomba che è esplosa, un ordigno rudimentale, sarebbe stata collocata in una cappella adiacente al muro esterno della cattedrale.

Molte donne e bambini tra le vittime, arrivati a San Marco per la messa domenicale.

Una manifestazione spontanea si è radunata questa mattina nel quartiere, dopo l'attentato, scandendo slogan che invitano il Paese all'unità.

"Nel nome della religione, siamo cittadini egiziani, musulmani e cristiani", e ancora "nel nome del Vangelo e del Corano, saremo fratelli per sempre", scandiscono gli slogan della piazza.

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