C'è un risvolto politico che si lega all'arrivo sulla costa statunitense dell'uragano Matthew. Il tentativo della campagna di Hillary Clinton di sfruttare l'evento naturale per ottenere qualche giorno aggiuntivo per far registrare i cittadini per il prossimo voto presidenziale.
Una richiesta che era arrivata dalla campagna democratica, convinta che "Matthew" avrebbe influito negativamente soprattutto sul rush finale previsto in Florida, dove chi ancora non lo avesse fatto avrebbe avuto tempo di registrarsi per le elezioni fino a martedì.
I gruppi politici vicini alla campagna della Clinton avevano in programma un raccolta firme a tappeto: scuole, partite di football e chiese gli obiettivi da toccare. Al Miami Herald hanno spiegato che l'arrivo di Matthew ha mandato a gambe all'aria il loro piano.
La richiesta dei Dem è stata però rifiutata dal governatore dello Stato, Rick Scott. "Non ho intendizione di estendere il termine ultimo", ha chiarito alla stampa, spiegando che di tempo per registrarsi ce n'è stato a sufficienza e che inoltre "le opportunità per votare sono molte".
I timori dei democratici non sono tuttavia infondati. Secondo Daniel A.
Smith, un professore dell'Università della Florida che si occupa di trend legati al voto, sentito dall'Herald, 50.000 persone si registrarono negli ultimi cinque giorni a disposizione nel 2012. "Quando la scadenza si approssima - ha spiegato - sentono l'esigenza di fare qualcosa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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