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"Riattivato il sito nucleare". Allarme sulla Corea del Nord

L’Agenzia internazionale per l'energia atomica ha raccolto segnali che confermano la possibile ripresa delle attività nucleari presso Yongbyon

Corea del Nord, allarme Aiea: “Riattivato sito nucleare di Yongbyon“

La Corea del Nord ha riattivato il complesso di Yongbyon, il principale sito nucleare presente nel Paese. L’allarme arriva direttamente dalla Aiea, l’Agenzia internazionale per l'energia atomica, che ha parlato di segnali "profondamente preoccupanti" da cui si evince la riattivazione della struttura, ufficialmente ferma dal dicembre 2018.

Fame nucleare

Il documento diffuso dall’agenzia ha raccolto a segnali a conferma della possibile ripresa delle attività presso Yongbyon, compreso lo scarico di acqua per il raffreddamento del reattore. Gli esperti hanno quindi ipotizzato che quest’ultimo sia operativo sin dal mese di luglio. “Dai primi di luglio - riporta un documento dell’agenzia - ci sono indicazioni compatibili con la ripresa delle operazioni del reattore"

Nel caso in cui l’indiscrezione contenuta nel rapporto Aiea dovesse essere confermata, hanno aggiunto le Nazioni Unite, significherebbe che la Corea del Nord starebbe potenziando il suo arsenale nucleare. Non solo: tutto ciò - comprese le mosse future di Pyongyang, che certo non mancheranno - rappresenta una nuova sfida al l’agenda di Joe Biden, tra l’altro già invischiato nella crisi afghana.

Il laboratorio radiochimico

Le autorità nordcoreane, ha riferito il Wall Street Journal, starebbero utilizzando anche un laboratorio non distante dal sito di Yongbyon, dove il plutonio verrebbe separato dal combustibile rimosso dal reattore.

Il laboratorio sarebbe rimasto operativo per circa cinque mesi, dalla metà di febbraio 2021 all'inizio di luglio. L'edificio ospita anche un impianto a vapore utilizzato per il riscaldamento di un secondo impianto di riprocessamento delle barre di combustibile esauste. Il periodo di cinque mesi "coincide con il tempo necessario al completo riprocessamento dell’intero combustibile irradiato dal nucleo del reattore da 5mw", si legge ancora nel rapporto.

Scendendo nel dettaglio, il complesso nucleare di Yongbyon ospita un reattore dal quale in passato la Corea del Nord ha ottenuto barre di combustibile esausto per l'estrazione del plutonio destinato alla realizzazione di testate nucleari. Le fonti dalle quali ha attinto l’Aiea sono due: immagini satellitari e altre fonti d'intelligence provenienti dalla Corea del Sud.

Indizi e sospetti

Nei mesi scorsi, come si evince da un rapporto delle Nazioni Unite citato dal sito Nikkei Asian Review, la Corea del Nord aveva effettuato un test presso il complesso di Yongbyon. Il rapporto afferma che il test sarebbe stato effettuato tra dicembre 2020 e lo scorso febbraio.

Pyongyang avrebbe quindi proseguito lo sviluppo dei suoi programmi balistico e nucleare nonostante il presunto grave peggioramento della situazione economica nazionale, in parte a causa dei disastri naturali e in parte per via della pandemia di Covid-19. In ogni caso, la riattivazione del reattore potrebbe significare che Pyongyang ha ripreso lo sviluppo del suo programma in flagrante violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu.

Dopo la pubblicazione del rapporto Aiea, il governo degli Stati Uniti ha ribadito la "pressante necessità di rilanciare il dialogo e la diplomazia" con la Corea del Nord. "Siamo a conoscenza di questo rapporto.

Continuiamo a coordinarci con i nostri alleati e partner in merito agli sviluppi riguardanti la Repubblica popolare democratica di Corea", ha dichiarato un funzionario del dipartimento di Stato Usa all'agenzia di stampa Yonhap.

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