La Corea del Nord ha sparato due missili a corta gittata nelle sue acque orientali, in concomitanza con l'inizio delle esercitazioni militari congiunte annuali di Corea del Sud e Stati Uniti. Il ministero della Difesa sudcoreano ha fatto sapere che i missili balistici Scud-C sono stati sparati fra le 6.32 e le 6.41 ora locale dalla zona di Nampo, a sudovest di Pyongyang, e hanno volato per circa 490 chilometri, cadendo nelle acque territoriali del Nord. Intanto un portavoce dello Stato maggiore dell'esercito nordcoreano ha diffuso una nota in cui avverte di "misure più forti" che potrebbero essere adottate in risposta alle esercitazioni militari di Seul e Washington.
L'esercito di Pyongyang, si legge nel comunicato, "non resterà mai un osservatore passivo" ed è "pienamente preparato" a colpire gli obiettivi prescelti con tutti i mezzi disponibili. Secondo il regime nordcoreano, si tratta di "pericolose manovre nucleari" mirate a invadere la Corea del Nord, "una violazione della sovranità e della dignità del Paese, e una grave provocazione militare" che non potrà essere ignorata da Pyongyang.
Le esercitazioni militari congiunte tra gli Stati Uniti e la Corea del Sud sono divise in due parti: la prima, battezzata 'Key Resolve', terminerà il 13 marzo e vi parteciperanno complessivamente circa 10mila soldati sudcoreani e 8.600 americani.
La seconda, 'Foal Eagle', andrà avanti fino al 24 aprile con la partecipazione di circa 200mila militari sudcoreani e 3.700 statunitensi. Un portavoce militare di Seul ha riferito all'agenzia di stampa Yonhap che ci sono dei segnali secondo cui Pyongyang starebbe preparando delle esercitazioni nelle sue acque occidentali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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