La Corea del Nord sfida il mondo: via alla produzione di massa del missile Kn-15

Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha approvato la produzione su vasta scala del nuovo missile a medio-lungo raggio denominato Pukguksong-2 (KN-15). Il via libera dopo l'ultimo test effettuato

Dal sito rodong.rep.kp
Dal sito rodong.rep.kp

La Corea del Nord torna a sfidare il mondo: Kim Jong-un annuncia l'avvio della produzione su vasta scala di un nuovo missile, il Pukguksong-2 (KN-15). L'annuncio arriva il giorno dopo l'ultimo test balistico, servito a ''verificare gli indici tecnici e l'esame nei dettagli della adattabilità sotto le diverse condizioni di battaglia prima dell'affidamento alle unità militari per l'azione''. Il leader nordcoreano ha espresso 'grande soddisfazione per un'arma definita "strategica''.

Il Pukguksong-2 in verità era già stato testato lo scorso febbraio. L'esperimento di domenica ha più che altro uno scopo di minaccia-propaganda. Ma c'è di più. Da alcune foto mostrate, scattate da una fotocamera posta sul muso del missile, si può intuire, secondo gli esperti, che il razzo è in grado di rientrare nell'atmosfera, resistendo all'alta pressione e, di conseguenza, portando a termine la bomba sul bersaglio prestabilito. E questo balzo in avanti, a livello tecnologico, se da un lato desta preoccupazione in tutto il mondo, dall'altro spinge Kim Jon-un ad accelerare la produzione. Che dovrebbe andare di pari passo con lo “sviluppo della forza nucleare”. Il missile ha coperto circa 500 km, toccando quota 560 chilometri prima di cadere nelle acque del mare del Giappone. Una delle peculiarità del Pukguksong-2 è che utilizza combustibile solido, capace di rendere più difficile il rilevamento, soprattutto in fase di lancio.

Quello di ieri è l’undicesimo test da inizio anno. Le continue iniziative militari di Pyongyang hanno suscitato reazioni irritate di Washington, che ha promesso di voler impedire il sesto test nucleare minacciato dal regime comunista.

Dallo staff di Donald Trump, che si trova i queste ore in Arabia Saudita, si tende a minimizzare l’ultima mossa militare nordcoreana, ma il presidente sudcoreano Moon Jae-in ha chiesto che si riunisca d'urgenza il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che lo scorso martedì aveva affrontato a porte chiuse il tema del rafforzamento delle sanzioni contro Pyongyang. La richiesta, sostenuta anche da Stati Uniti e Giappone, ha determinato la convocazione d'urgenza per martedì.

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