Corea del Sud, nasce la prima "prigione" per chi lavora troppo

In Corea del Sud, l'ossessione per il lavoro è una vera e propria patologia. Il governo ha anche deciso la riduzione del tetto massimo di ore per garantire il "diritto al riposo"

Corea del Sud, nasce la prima "prigione" per chi lavora troppo

C'è chi propone il lavoro di Stato e chi invece è costretto a pensare al riposo obbligato. Come scrive Il Fatto Quotidiano, in Corea del Sud è nato una sorta di vero e proprio penitenziario per chi lavora troppo. Sono i "workalcholic", persone ossessionate dal lavoro, una vera e propria patologia. Sono almeno 2mila le persone già rinchiuse e curate a Gangwon. Quando entrano, sono obbligati a lasciare tutti: cellulari, orologi, vestiti. Poi gli addetti ai lavori consegnano ai nuovi arrivati un'uniforme, come quella dei galeotti sudcoreani.

Il programma è severissimo. Prima ci si racconta in gruppo, poi si viene rinchiusi in cella, dove trovano un tappetto da yoga, un quaderno, un bottone anti-panico. Tutto avvolto nel silenzio più totale. Per questo trattamento i "detenuti" pagano circa 500 euro a settimana. Un prezzo che molti sono disposti a pagare piuttosto che rimanere ossessionati dal lavoro. Come scrive Il Fatto, i 28 rinchiusi in questo centro "sono studenti, impiegati semplici o amministratori delegati che, pur di sentirsi liberi, si fanno imprigionare".

E in effetti i ritmi di lavoro in Corea del Sud sono estremamente elevati. Si calcola i sudcoreani siano quelli che lavorano di più in tutta l'Asia. I dati indicano che in media si lavora 14 ore al giorno. Secondo il ministero delle Pari opportunità, si tratta di un tempo assolutamente eccessivo, tanto che adesso nel governo di Seul è scattato l'allarme. Le autorità sudcoreano hanno già imposto la riduzione delle ore lavorative fino a 52 settimanali.

Una decisione che non piace alle imprese, ma che fa parte del programma di Moon Jae-in per riequilibrare la vita dei suoi cittadini. Il presidente ha parlato apertamente di "diritto al riposo": ed è un segnale di come a Seul la questione dia particolarmente importante.

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