Coronavirus, Bolsonaro: "Poco più di un'influenza. Torniamo alla normalità"

Il presidente del Brasile Jair Bolsonaro accusa i sindaci che hanno già varato misure restrittive: "Il virus passerà presto. Le nostre vite devono continuare"

Coronavirus, Bolsonaro: "Poco più di un'influenza. Torniamo alla normalità"

La posizione espressa da Jair Bolsonaro sul nuovo coronavirus è netta: secondo il presidente brasiliano, il Covid-19 non è altro che una specie di influenza e, per questa ragione, non ha alcun senso varare il lockdown dell'intero Brasile.

Bolsonaro non ha alcuna intenzione di applicare la quarantena visto che misure del genere decreterebbero la “rovina” economica del Paese. "Dobbiamo mantenere i posti di lavoro e preservare l'approvvigionamento delle famiglie”, ha detto il leader brasiliano in un discorso diffuso alla radiotelevisione di stato.

Le sue parole sono un duro "J'accuse" ai diversi stati e municipalità che hanno già varato misure restrittive. Il presidente ha dichiarato di essere convinto che la preoccupazione per il coronavirus sia esagerata e ha accusato i media brasiliani di avere tentato di alimentare l'isteria nazionale: "Il virus è arrivato, lo stiamo affrontando e passerà presto. Le nostre vite devono continuare”.

Per Bolsonaro alcuni stati brasiliani dovrebbero abbandonare la loro politica della "terra bruciata" che proibisce il trasporto pubblico, prevede la chiusura di attività commerciali e scuole e l'isolamento in casa. Le grandi città del Paese, infatti, sono state bloccate dalle amministrazioni locali per fermare la diffusione del Covid-19. La mossa non è piaciuta al presidente che ha chiesto a gran voce un “ritorno alla normalità”.

Bolsonaro ha infine segnalato che "nel suo caso particolare", con il passato da atleta di cui gode, "dovessi essere contagiato con il virus non mi dovrei preoccupare. Non sentirei nullo, o tutt'al più, colpito da una piccolo raffreddore". Ricordiamo che dopo i contagi riscontrati nel suo staff, il presidente ha sostenuto diversi test risultando negativo al coronavirus.

L'appello di Bolsonaro: "Torniamo alla normalità"

Scendendo nel dettaglio, Bolsonaro ha spiegato che, dalle prime avvisaglie del contagio, le istituzioni hanno iniziato a lavorare all'emergenza, ma anche a "contenere il panico" lavorando "alla strategia per salvare vite ed evitare la disoccupazione di massa”. Nel frattempo i media avrebbero diffuso proseguito un'isteria di massa cavalcando la notizia "del grande numero di morti in Italia, un paese con un gran numero di malati e con un clima totalmente diverso dal nostro. Lo scenario perfetto, potenziato dai media, perché una vera e propria isteria si diffondesse nel paese".

Il Fronte nazionale dei sindaci brasiliani (Fnp), associazione che riunisce i sindaci di 406 municipi brasiliani con più di 80 mila abitanti, ha pubblicato una nota di ripudio nei confronti del presidente.

Gli amministratori locali sono stati chiari: “Come sindaci abbiamo la "responsabilità" di continuare a seguire le raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e del Ministero della salute, fino ad oggi allineate con l'organismo globale”.

In questo momento in Brasile sono stati registrati oltre 2.200 contagi e 46 morti ma i numeri potrebbero salire ancora, proprio come nel resto del mondo.

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