Coronavirus

Coronavirus, contagiati tre marinai della portaerei americana Roosevelt

Dopo la scoperta dei tre marinai contagiati da coronavirus, la Marina statunitense ha disposto lo stop alle soste delle proprie navi in qualsiasi porto

Coronavirus, contagiati tre marinai della portaerei americana Roosevelt

Tre marinai della portaerei americana Theodore Roosevelt sono risultati positivi al coronavirus, divenendo così i primi soggetti al mondo ad ammalarsi a bordo di una nave in mezzo al mare. La Roosevelt incrocia infatti attualmente nell’Oceano Pacifico. Prima della notizia di tale contagio, il Pentagono aveva comunque già adottato numerose precauzioni per tutelare le reclute dalle infezioni, decidendo, ad esempio, di cancellare diverse esercitazioni militari, di mettere in quarantena migliaia di soldati, di chiudere i centri di addestramento e di limitare le missioni all’estero delle truppe Usa.

I tre marittimi malati, ha fatto sapere ieri Usa Today, sono stati subito trasportati, con mezzi aerei, via dalla nave e poi condotti in un ospedale militare situato sempre nella regione del Pacifico.

I vertici del Pentagono stanno attualmente ricostruendo tutte le possibili occasioni di contagio in cui sarebbero rimasti coinvolti quei soggetti risultati positivi a bordo.

Dalle prime indagini condotte dagli ufficiali della Marina, spiega il quotidiano, è emerso che l’ultimo contatto della portaerei con la terraferma sarebbe avvenuto quindici giorni fa, quando la Roosevelt attraccò nel porto vietnamita di Danang.

Tuttavia, ha precisato l’ammiraglio nonché responsabile delle operazioni navali della Difesa statunitense Michael Gilday, non è stato ancora accertato se i tre marinai avrebbero contratto il Covid-19 nel Paese del Sudest asiatico. Egli, citato dalla testata, ha quindi dichiarato che il contagio sarebbe potuto avvenire anche mentre la nave incrociava in mare aperto, dato che la stessa, anche quando è in navigazione, è interessata da un incessante via-vai di mezzi aerei. A causare l’infezione a bordo potrebbe avere di conseguenza contribuito un pilota, dopo essere atterrato o decollato dal ponte della Roosevelt.

Gilday, sottolinea il giornale, non ha però voluto finora rivelare quanti altri membri del personale in servizio sulla portaerei sarebbero entrati in contatto con i tre individui affetti da coronavirus, giustificando questa reticenza con la necessità di non fare sembrare, agli occhi dei nemici, la Marina Usa vulnerabile.

L’ammiraglio ha successivamente comunicato, riporta Usa Today, le misure cautelari anti-epidemia appena adottate dalle forze armate di mare statunitensi, ossia lo stop all’attracco delle navi militari a stelle e strisce in qualsiasi porto, salvo che per necessità di manutenzione o di rifornimento. Egli ha inoltre assicurato che non sarebbero stati ancora individuati soggetti infettati tra gli effettivi in servizio sui sottomarini di Washington.

Nonostante l’allerta esplosa anche tra le forze armate Usa riguardo all’avanzata del coronavirus, la pandemia non diminuirà in alcun modo, ha garantito il comandante degli Stati maggiori congiunti Mark Milley, la reattività della Difesa americana.

Tale generale, citato dalla medesima testata, ha appunto affermato che, nonostante la cancellazione delle esercitazioni militari dovuta al Covid-19, le ripercussioni sulla preparazione dei soldati saranno minime.

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