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Coronavirus, il Regno Unito si prepara a 18 mesi di "lockdown"

Un nuovo rapporto dell'Imperial College di Londra inchioda la strategia di Boris Johnson se non verranno intraprese misure draconiane per evitare la diffusione del coronavirus

Coronavirus, il Regno Unito si prepara a 18 mesi di "lockdown"

È uno scenario da incubo quello descritto dal rapporto dell'Imperial College di Londra. Secondo lo studio, per via del coronavirus potrebbero morire 250 mila inglesi se non si intraprenderanno azioni draconiane per limitare il corso dell'epidemia. Nel suo ultimo rapporto, l'Imperial College spiega che l'unica "strategia praticabile" è una politica di "soppressione" in stile cinese che contempli il distanziamento sociale dell'intera popolazione. Rapporto che costringe il governo a correggere - almeno in parte - il tiro. Non è un caso che proprio ieri Boris Johnson abbia riconosciuto che è necessaria "un'azione drastica" per reprimere la diffusione del coronavirus che ha già infettato più di 1.500 persone in tutto il Regno Unito.

Coronavirus, Johnson corregge (in parte) il tiro

Rivolgendosi alla nazione, il Primo Ministro ha annunciato che milioni di anziani e più vulnerabili dovranno "proteggersi" dai contatti sociali e rimanere a casa per tre mesi da questo fine settimana. Le nuove misure potrebbero aver bisogno di rimanere in vigore per circa 18 mesi fino a quando non sarà disponibile un vaccino, hanno spiegato i ricercatori dell'Imperial College di Londra. Secondo gli scienziati, se verranno introdotte le misure più rigorose possibili - comprese le chiusure scolastiche e la quarantena domestica obbligatoria - il numero di decessi scenderebbe a meno di 20 mila. Una bella differenza rispetto ai 250 mila inglesi ora previsti.

Il Primo Ministro Boris Johnson ha sottolineato che tutte le misure sono in fase di revisione e ha spiegato che il Regno Unito ha già ampi poteri per far fronte a potenziali violazioni delle leggi. "La maggior parte della persone accetterebbe il fatto che siamo una democrazia matura e liberale in cui le persone comprendono chiaramente il consiglio che viene loro dato" ha sottolineato. Lo studio dell'Imperial College di Londra ha rivelato che se il governo continuasse a seguire la sua strategia di "mitigazione" relativamente limitata, circa 11000 pazienti potrebbero aver bisogno della terapia intensiva in qualsiasi momento, più del doppio della capacità nazionale. "Una politica minima per un'efficace soppressione è quindi il distanziamento sociale in tutta la popolazione, combinato con l'isolamento dei positivi a casa e la chiusura di scuole e università", afferma. "Per evitare un rimbalzo della trasmissione, queste politiche dovranno essere mantenute fino a quando non saranno disponibili grandi scorte di vaccino - per il quale potrebbero volerci 18 mesi o più".

Le scuole faticano a garantire l'apertura

Al momento, il Regno Unito - insieme alla Bielorussia - è uno dei pochi paesi europei che mantiene aperte le proprie scuole. Con grandissime difficoltà, perché moltissimi studenti - personale compreso - stanno rimanendo a casa per paura del coronavirus. Diverse scuole, come riporta il Guardian, hanno annunciato chiusure a causa della carenza di personale.

Il governo è sotto pressione e molti chiedono che il Regno Unito si adegui alle misure prese negli altri paesi europei.

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