Guerra in Ucraina

Così vengono annesse le città occupate

Telecomunicazioni bloccate e passaggio al Rublo: cosa succede a chi passa sotto il controllo di Mosca

Così vengono annesse le città occupate

Dopo oltre due mesi di conflitto, la città di Kherson, località sita nell'Ucraina meridionale, pare ormai essere finita sotto il pieno controllo di Mosca, tanto che si starebbero sistematicamente tagliando i rapporti con Kiev: secondo alcune testimonianze, nelle zone occupate si starebbero issando bandiere russe, il palinsesto televisivo verrebbe modificato con l'inserimento di notiziari russi, e persino le telecomunicazioni, con tanto di accesso a Internet, risulterebbero bloccate.

Stando a quanto riferito da Il Messaggero, che cita una fonte del Kyev Indipendent, nella giornata di ieri in tutta la zona sarebbero saltate tutte le comunicazioni connesse alla rete. Al momento le cause sono ancora sconosciute, ma secondo certe interpretazioni si tratterebbe di un sistema impiegato per isolare la città e bloccare il flusso di informazioni. C'è poi addirittura chi teme che tutto ciò voglia portare all'uso delle compagnie telefoniche russe fedeli a Mosca nelle località occupate. La Russia però respinge accuse di tal genere, affermando che sono stati invece gli ucraini a bloccare la rete internet.

Di certo sappiamo che è in corso uno stop dei collegamenti, anche per quanto concerne la telefonia mobile. E questo non riguarda soltanto la regione di Kherson, ma anche quella di Zaporizhzhia.

C'è poi la questione rubli. Molte delle sovvenzioni elargite alla popolazione avverrebbero in moneta russa. Dal primo di maggio, secondo i media statali, sarebbe partito il passaggio dalla Grivnia, valuta ucraina, al Rublo. A tal proposito, il vice presidente dell'amministrazione civile militare della Regione Kirill Stremousov ha spiegato che la transizione durerà circa 4 mesi. "L'entrata in circolazione del Rublo a Kherson rappresenta un tentativo di esercitare una forte influenza politica ed economica nel lungo periodo", hanno tuonato i servizi di intelligence britannici.

Nel frattempo, a Kherson si starebbero verificando numerose proteste da parte di quella fetta di popolazione che non intende accettare il passaggio sotto il controllo di Mosca.

Dal canto suo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non intende rinunciare al suo territorio, e nel suo consueto videomessaggio diffuso di notte, ha attaccato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov per le sue dichiarazioni rilasciate a Cartabianca.

Commenti