Cosa insegna l'intervista di Sean Penn a El Chapo

Ecco come e perché è stato catturato il capo di tutti i capi messicani

Cosa insegna l'intervista di Sean Penn a El Chapo

È già considerata l’intervista dell’anno quella che Sean Penn ha fatto al capo di tutti i capi messicani, Joaquín “el Chapo” Guzmán. Pubblicata sabato scorso dall’edizione Usa della rivista Rolling Stones ma fatta, in realtà, all’inizio d’ottobre del 2015 quando il leader del cartello di Sinaloa era ancora il latitante più ricercato del mondo, il “botta e risposta” insegna tre cose importanti.

Innanzitutto ci dice che “el Chapo” è stato catturato soprattutto grazie alle intercettazioni, telefoniche ed ambientali perché, nonostante Penn abbia preso tutte le precauzioni possibili per criptare il suo cellulare – come hanno rivelato fonti dell’intelligence Usa – è stata proprio quest’intervista a mettere sulle tracce del boss messicano gli inquirenti.

La seconda considerazione è su Penn che, oltre ad aver fatto uno scoop giornalistico d’indubbio valore, si è trovato ancora una volta sotto i riflettori per una vicenda “border line”, come quando, lo scorso anno, aiutò a fuggire da un carcere boliviano l’imprenditore Jacob Ostreicher, dopo aver interceduto senza successo presso il presidente, sino ad allora suo amico, Evo Morales. Molto legato ad Hugo Chávez ed impegnato in prima persona nella ricostruzione di Haiti, dopo il terribile sisma del 2010, con l’intervista al “Chapo” Penn si è da un lato guadagnato gli affettuosi complimenti dell’ex moglie, la rockstar Madonna – “gli voglio ancora bene” – ma dall’altro il suo scoop non è stato per nulla apprezzato dalla Casa Bianca mentre c’è chi, tra gli amanti del complotto, sospetta addirittura sia un “attore al soldo della Cia”.

La terza lezione che si deve ricavare dall’intervista è che Guzmán è assai più esibizionista di quanto non si creda.

Oltre all’esclusiva a Rolling Stones con tanto di video e foto “el Chapo” stava infatti lavorando ad una fiction su se stesso, un’ipotesi che lo accomuna al boss colombiano Pablo Escobar, su cui una telenovela – Narcos – è uscita anche se postuma.

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