Costa d'Avorio, i superstiti italiani: "Sparavano su donne e bambini"

In un post su facebook il racconto del dramma. Mentre i jihadisti sparavano i quattro erano a pochi metri

Costa d'Avorio, i superstiti italiani: "Sparavano su donne e bambini"

È un racconto drammatico quello che Amedeo Roccio fa dell'attacco terroristico avvenuto ieri in Costa d'Avorio, dove sedici persone sono cadute sotto i colpi dei jihadisti legati ad Al Qaida. L'italiano è uno dei fortunati che sono scampati al massacro e sui social network racconta quanto ha visto.

"Non puoi spiegarti, capire, come sia possibile sparare all'impazzata su donne e bambini che giocano con la sabbia", scrive su facebook, condannando l'azione di uomini che, "nel nome di un Dio che se è tale non chiederebbe sacrifici aberranti", non hanno esitato a colpire i più piccoli.

Erano in quattro gli italiani presenti in Costa d'Avorio, originari del comune di Montaquila, nella provincia di Isernia.

Si trovavano nel Paese africano per lavoro e hanno assistito a quanto accaduto da pochi metri di distanza. "Ringraziamo il Signore che ha voluto salvarci la vita e non possiamo che unirci al dolore delle persone che hanno perso barbaramente i loro cari senza un perché".

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